Standard & Poor’s gela Italia: declassamento a “BBB-“, junk vicino

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Standard & Poor’s nota agenzia statunitense gela l’Italia. E’ arrivato infatti il declassamento.

Il rating italiano è passato a “BBB-“; prima era BBB. Ora il Belpaese è un passo dal livello “junk”, ovvero “spazzatura”. Tutto ciò perchè in Italia non c’è crescita e il debito pubblico è alle stelle. Cosa faranno Renzi e compagni ora?

“Secondo i nostri criteri un forte aumento del debito, accompagnato da una crescita perennemente debole e da una bassa competitività non è compatibile con un rating BBB. La decisione riflette la debolezza ricorrente che vediamo nella performance del Pil reale e nominale dell’Italia, inclusa l’erosione della competitività, che sta minando la sostenibilità del suo debito pubblico”, ha spiegato Standard & Poor’s.

L’unica nota positiva è che l’outlook è stabile. L’agenzia americana sostiene che l’Italia sarà in grado di mettere in atto riforme strutturali solamente se i bilanci delle famiglie potranno “rimanere abbastanza forti per assorbire ulteriori aumenti del debito pubblico” in un contesto in cui c’è l’appoggio della politica monetaria della Bce.

Sull’economia italiana pesa anche come un macigno “il difficile ambiente di business che continua a gravare sulle prospettiva di ripresa del Paese”.

S&P sostiene che la lenta crescita italiana “ha inciso più del previsto sulla dinamica del debito pubblico”. Insomma, bassa crescita, incremento del debito pubblico e pessima competitività “non sono compatibili con un rating ’BBB’”.

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