Mangiare alimenti salutari e fare esercizio fisico permette di prevenire veramente il cancro? E’ una domanda che si pongono molte persone, anche quelle colpite dalle neoplasie. Condurre uno stile di vita sano, insomma, allontana davvero il tumore? Una bella domanda, a cui recentemente ha cercato di fornire una risposta esaustiva Adriana Heguy, biologa molecolare e ricercatrice di genomica.
Stile di vita virtuoso non azzera il rischio di neoplasie
L’esperta Heguy ha esordito affermando che, se per prevenzione si intende adottare misure per ridurre il rischio di sviluppare il tumore, allora sì, uno stile di vita sano consentirà di ridurre notevolmente il rischio di neoplasie. Non al 100% però.
Lo stile di vita sano riduce il rischio di tumore, non lo azzera. Secondo la Heguy bisogna fare in conti con i fattori genetici. A prescindere dall’attività fisica e dall’alimentazione adeguata e salutare, i fattori genetici rappresentano una ‘spina’. La loro presenza aumenta notevolmente il rischio di neoplasie. Molte persone sono sfortunate perché cellule sbagliate mutano nel momento sbagliato, e si ritrovano con il tumore.
Screening e stile di vita sano ottimi per la prevenzione
Detto ciò, è indubbio che uno stile di vita sano sia parte integrante di una strategia globale di prevenzione del cancro, insieme agli screening da svolgere periodicamente, secondo le indicazioni del medico.
Che cosa si intende per stile di vita sano? La ricercatrice ritiene che il cancro si combatte con alcuni comportamenti virtuosi, come non fumare, mangiare frutta e verdura, svolgere esercizio fisico e bandire gli alcolici. Il fumo è il principale responsabile del cancro al polmone, sia negli uomini che nelle donne, quindi bisogna stare alla larga dalle sigarette per ridurre il rischio di tale neoplasia.
Gli uomini che fumano rischiano 23 volte in più, rispetto ai non fumatori, di ammalarsi di tumore. Secondo una recente statistica diffusa negli Stati Uniti, tra il 2005 e il 2010 ogni anno sono morte oltre 130mila persone per tumore ai polmoni dovuto al fumo. Non finisce qui: il fumo è il responsabile, ogni anno, della morte di oltre 7mila persone per tumore al polmone attribuibile al fumo passivo.
Chi è esposto al fumo passivo, a casa o al lavoro, rischia il 20-30% in più di ammalarsi di cancro al polmone rispetto a chi non sta accanto ai fumatori.
Niente fumo, obesità e sovrappeso
Non solo tumore ai polmoni: il fumo è anche il responsabile di altre gravi neoplasie, come quelle alla bocca, all’esofago, allo stomaco, al pancreas, ai reni e alla vescica.
Per evitare il tumore bisogna anche mantenersi in forma e scacciare sovrappeso e obesità. Quest’ultima aumenta il rischio di 13 diverse neoplasie. L’effetto dell’obesità sul corpo umano è simile a quello del consumo smodato di carni lavorate. Abusare di carni rosse e lavorate, infatti, aumenta il pericolo di tumori.
Attenzione ai raggi UV
Tra gli altri consigli anticancro dell’esperta Heguy ci sono le vaccinazioni contro malattie come il Papilloma virus e l’epatite B e la riduzione dell’esposizione ai raggi solari. La studiosa ha rammentato che la prolungata esposizione ai raggi UV aumenta notevolmente il rischio di tumore alla pelle. Evitare, o comunque usare poco, i lettini abbronzanti.
Ancora non ci sono prove certe sul nesso tra utilizzo prolungato dei telefonini e insorgenza del cancro, anche se negli ultimi anni sono state diffuse molte indiscrezioni al riguardo.
