Trova portafoglio e lo restituisce: gesto esemplare di un ivoriano

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portafoglio-restituire-lucca

portafoglio-restituire-luccaQuando ha trovato quel portafoglio contenente 145 euro non ha pensato minimamente di tenerselo. Non ha pensato nemmeno di tenersi i soldi e gettare l’oggetto. E’ salito subito sul treno, dalla stazione di Prato, e dopo aver percorso 60 km, è sceso ed ha camminato per 8 km, finché non ha raggiunto il campo sportivo di Marlia (Lucca), dove si trovava il proprietario del portafoglio, un giovane calciatore. Gesto esemplare quello del ventenne ivoriano Jean-Marc M’Boua, in Italia da un paio d’anni. Per fare quel viaggio in treno, lo straniero ha dovuto prendere qualche spicciolo dal portafoglio trovato perché non aveva il denaro per affrontare il viaggio. Non fa niente, tanto quel denaro glielo avrebbe donato il legittimo proprietario dell’oggetto. Molte persone, probabilmente, non si sarebbero comportate come Jean-Marc, non avrebbero mai riconsegnato il portafogli e il denaro. Per l’ivoriano, invece, è stato un gesto normale, scontato.

Ivoriano buono e altruista

Il proprietario del portafoglio credeva di aver perso definitivamente i soldi, i documenti e la carta di credito, invece si è dovuto ricredere. E’ rimasto allibito quando ha visto il ventenne nel campo di calcio. Un’azione che testimonia la grande umanità e l’altruismo di un ivoriano. In realtà, i due si erano già incontrati sul campo di calcio. Erano avversari. Jean-Marc milita nelle file della Vaianese Impavida Vernio (campionato di Promozione Toscana). A smarrire il portafoglio era stato Andrea Della Maggiora, studente universitario 19enne appassionato di calcio. Quest’ultimo, avrebbe perso l’oggetto dopo aver disputato un match contro la squadra dell’ivoriano. Se non fosse stato per il ventenne, quel portafoglio sarebbe stato ritrovato? La storia, per fortuna, ha avuto un lieto epilogo e prossimamente l’ivoriano otterrà anche un lavoro.

Il gesto di Jean-Marc ha colpito lo studente universitario. Moltissime persone si sarebbero tenute quei soldi, ma non Jean-Marc, un ragazzo che si è perfettamente integrato in Italia. Tenersi quella somma avrebbe significato tradire la nazione che lo ha accolto con tanto amore. A fine gara, Jean-Marc e Andrea si erano salutati e abbracciati, non pensando che, di lì a poco, si sarebbero rivisti. ‘Quando ho visto dai documenti che il portafogli apparteneva a un giocatore della Folgor Marlia ho pensato di restituirglielo di persona. Volevo essere certo che nessuno si approfittasse di questa situazione. Sono prima andato a casa sua, ma non c’era nessuno. Allora ho pensato di andare direttamente al campo da calcio: lì sapevo che qualcuno mi avrebbe aiutato a rintracciarlo’, ha spiegato Jean-Marc, che ha percorso molti chilometri, in treno e a piedi, per rintracciare l’uomo che aveva smarrito il portafoglio.

‘Andrea mi ha abbracciato’

‘Si sono tutti quanti complimentati per il mio gesto. Andrea mi ha abbracciato e ha voluto darmi a tutti i costi 50 euro per ringraziarmi di tanta gentilezza. Per me non è stato niente di speciale, è stato un gesto istintivo che rifarei altre mille volte. Forse però senza sollevare tutta questa curiosità. In fondo chiunque dovrebbe comportarsi così’, ha detto lo straniero. Della Maggiona ha raccontato la storia al padre e ai suoi familiari, anche loro meravigliati per l’estrema generosità dell’ivoriano. Il padre di Andrea, Davide, è il responsabile di un gruppo attivo in provincia di Cremona nell’ambito della fabbricazione di contenitori che servono per conservare i cibi. L’uomo ha voluto premiare l’ivoriano, promettendogli un posto di lavoro. ‘Quel ragazzo ha compiuto un gesto bellissimo. Sono rimasto colpito dal racconto di mio figlio. Appena possibile lo incontrerò e vorrei assumerlo nell’azienda per cui lavoro. Una persona così merita assolutamente di essere aiutata’, ha asserito Davide Della Maggiona. Andrea è assolutamente concorde con il padre: ‘Vogliamo aiutare Jean-Marc in ogni modo possibile. Non so davvero quante persone si sarebbero comportate in questo modo. Mi ha stupito la sua bontà. La mia famiglia gli sarà sempre vicino’.

Chi trova un portafoglio ha diritto a una ricompensa?

Chi trova un tesoro o comunque un bene che ha un grande valore economico e decide di restituirlo ha diritto a una ricompensa? Prima di rispondere vogliamo fare qualche precisazione. Restituire un portafoglio contenente documenti, carte di credito e denaro trovato per strada, nell’armadietto della palestra o in altri luoghi, non è solo un dovere morale ma anche un obbligo legale. Il codice civile italiano prevede anche l’obbligo, in capo al titolare del bene smarrito, di ricompensare il ritrovatore. L’entità della ricompensa è proporzionata ovviamente al valore del bene smarrito e ritrovato. Chi trova un portafoglio e non sa chi sia il proprietario non deve fare altro che consegnarlo a un dipendente del Comune di residenza, precisamente presso l’ufficio oggetti smarriti. Ovviamente tale disciplina non si applica se il titolare del bene ritrovato si era voluto disfare dell’oggetto.

Chiunque trova un portafoglio deve perciò restituirlo immediatamente al legittimo proprietario. Bisogna ricordare, inoltre, che rovistare nel portafoglio trovato per strada per cercare di risalire al legittimo proprietario non è reato. Il titolare non potrà quindi contestare la violazione della privacy e, per di più, dovrà ricompensare il ritrovatore con una somma pari al 10% del valore del portafoglio e del denaro in esso contenuto. Se nel portafoglio non ci sono documenti che permettono di risalire all’identità del proprietario bisogna consegnare l’oggetto al sindaco della città ove è stato trovato. Di solito, nei grandi Comuni c’è un ufficio ad hoc per sbrigare tali pratiche, ovvero l’ufficio oggetti smarriti. Il ritrovatore ha diritto alla consegna di un verbale o di un altro certificato che comprova l’avvenuta consegna del portafoglio. Nel documento vengono menzionate anche le modalità e le circostanze del ritrovamento.

Chi trova un portafoglio e non lo riconsegna subito al legittimo proprietario commette reato. Il codice penale stabilisce che è reato appropriarsi di denaro o cose smarrite da altri se non si adempiono ai doveri prima menzionati. E’ reato chiaramente prendersi i soldi o altre cose di valore e riconsegnare al Comune solo il portafoglio. Ma quanto spetta al ritrovatore? La legge statuisce che il premio è pari a un decimo del valore dell’oggetto ritrovato. Se il valore supera 5,16 euro, la somma spettante al ritrovatore è pari a un ventesimo. E’ diritto del ritrovatore rinunciare al premio. Se il titolare del bene ritrovato non vuole ricompensare il ritrovatore potrà essere citato in giudizio e condannato.

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