Tumore alle ovaie: aggressivo ma poco conosciuto dalle donne
Da Redazione
Marzo 12, 2018
Sembrerà strano ma, sebbene quello alle ovaie sia uno dei tumori più aggressivi, la maggioranza delle donne non lo conosce o lo conosce poco. Solo una donna italiana su 3 lo conosce e solo una su 5 ne sa riconoscere i sintomi. Non solo: gran parte delle italiane non dà importanza alla prevenzione, quindi alle diagnosi tempestive che, ad oggi, rappresentano l’unica arma per contrastare la patologia e riuscire a sopravvivere. Se il tumore viene diagnosticato in uno stadio iniziale si hanno il 95% di possibilità di sopravvivenza; in caso contrario, quindi se la neoplasia viene accertata tardivamente, la suddetta percentuale di sopravvivenza cala al 25%.
Evitare diagnosi tardive
Siccome attualmente la scienza e la medicina non conoscono strumenti per prevenire il tumore alle ovaie, bisogna dare molta importanza alla conoscenza della malattia e ai suoi sintomi. Questo per evitare diagnosi tardive. Se la neoplasia è diagnosticata tardivamente è molto difficile curarla, quindi le speranze di sopravvivenza sono limitate. Lo ha sottolineato anche uno studio condotto dai ricercatori della Doxapharma. Lo studio è stato commissionato dall’associazione Alleanza contro il Tumore Ovarico.
Nicoletta Colombo, responsabile della Ginecologia oncologica medica all’Istituto europeo di oncologia di Milano, ha spiegato: “Gli oncologi definiscono il carcinoma ovarico un ‘killer silenzioso’ perché cresce in fretta e non dà sintomi a lungo, così nella stragrande maggioranza dei casi si arriva tardi alla diagnosi, quando è già metastatico. Il tumore all’ovaio è purtroppo ancora fra le neoplasie femminili più letali, temibili e aggressive. In Italia sono circa 4.500 i nuovi casi ogni anno e la sopravvivenza media delle pazienti si aggira intorno al 45 per cento”.
Un collega della Colombo, Francesco Raspagliesi, ha aggiunto che è importante, quando si scopre di avere un tumore alle ovaie, ‘rivolgersi a centri specializzati. Si inizia con la chirurgia, con l’obiettivo di asportare tutto il tumore possibile e pulire tutti gli organi coinvolti. Poi c’è la chemioterapia, ma delle pazienti che rispondono ai farmaci circa il 70% va purtroppo incontro a una recidiva e dev’essere sottoposta a ulteriori cicli di cure’.
Neoplasia pericolosa: uccide il 50% delle pazienti
La neoplasia ovarica è la più pericolosa per le donne perché uccide la metà delle vittime. Insomma, le pazienti hanno il 50% di probabilità di sopravvivere. Nella fascia d’età 50-69 anni, il tumore alle ovaie si piazza tra le prime 5 cause di decesso per cancro. In Italia tale male colpisce molte donne, ogni anno. Si parla di circa 6mila casi ogni anno. A rendere particolarmente insidiosa tale tipologia di neoplasia è la sua asintomaticità. E’ difficile, quindi, riconoscere i sintomi del tumore alle ovaie nella fase iniziale. In genere le donne li confondono con i malesseri tipici del periodo mestruale. Quando il cancro è in uno stadio avanzato, invece, presenta sintomi specifici. Ecco un breve elenco dei tipici sintomi del cancro ovarico:
- inappetenza
- senso di pesantezza vicino al bacino
- fitte nella zona addominale
- peso variabile
- sanguinamento vaginale
- variazioni di peso
- ciclo mestruale irregolare
- dolore alla schiena
- vomito
- nausea
- inappetenza
- eccesso di gas
Se tali sintomi compaiono per 12-15 giorni al mese, per almeno 2 mesi consecutivi, è meglio recarsi dal proprio medico per un consulto.
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