Fumare in casa è come aprire la porta a un serial killer, meglio uscire

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Fumo passivo big killer: non fumare in casa

Non vogliamo essere retorici ma fumare in casa è una pessima abitudine, in quanto lede la salute di chi vi sta intorno. Eppure 20 italiani su 100 fumano in casa, infischiandosene degli altri. Male, molto male. Ricordiamo che il fumo rappresenta la causa principale del cancro ai polmoni. Il fumo passivo, poi, non va sottovalutato perché uccide anch’esso. Le regioni italiane dove si fuma maggiormente in casa sono Umbria, Molise e Campania; i più virtuosi, invece, sono i veneti. Quando si fuma in casa, secondo gli esperti, è come se si aprisse la porta a un serial killer. Eppure, se i fumatori decidessero di dire basta alle ‘bionde’ si potrebbero ridurre drasticamente i casi di tumore al polmone. Filippo De Marinis, direttore della Divisione di oncologia toracica presso l’Istituto europeo di Oncologia di Milano, ha affermato:

Se domani la popolazione mondiale decidesse di smettere di fumare, tra 20/30 anni il carcinoma polmonare risulterebbe abbattuto del 90% come mai nessuna terapia potrebbe ottenere”.

Il monito degli esperti, che si sono riuniti recentemente a Napoli per la Conferenza Internazionale di Oncologia Toracica, è quello di smettere di fumare ma se proprio non si riesce bisogna ricordarsi di non fumare in casa perché il fumo passivo è un vero big killer!

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