Cibi biologici costano troppo: +47% rispetto ai tradizionali

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Cibi bio: prezzi alti

Cibi bio: prezzi altiGli italiani consumano sempre più cibi biologici perché hanno maturato una forte consapevolezza degli effetti benefici di tali alimenti. Visto che i cibi naturali sono molto amati dagli italiani, l’osservatorio nazionale Federconsumatori ha voluto esaminare il trend, mettendo anche a raffronto i prezzi del bio e quelli degli alimenti tradizionali. Beh, anticipando le conclusioni, è stato notato che gli alimenti bio costano molto di più.

Chi sceglie bio deve pagare di più

Se da un lato sempre più italiani comprano cibi senza lievito e lattosio, dall’altro c’è una tendenza al rincaro dei prezzi di tali prodotti. Insomma, chi sceglie bio deve pagare di più. E’ una dura realtà.

Dall’analisi di Federconsumatori si arguisce che il cibo biologico e quello light costano mediamente il 47% in più rispetto a quello conventional. Come detto, la percentuale è una media. Ci sono alimenti bio che possono arrivare a costare addirittura l’82% in più rispetto a quelli convenzionali. I motivi per cui gli italiani optano per il bio non sono solo etici o nutrizionali. Si ricorre al bio anche per motivi di salute. In Italia vivono molte persone allergiche e intolleranti a certe sostanze, quindi devono consumare determinati alimenti, come quelli senza olio di palma, privi di lattosio e pieni di omega 3.

Cibi biologici: perché costano troppo?

Chi si propone di acquistare e mangiare riso, pasta, pane, verdura, frutta, biscotti ed altri alimenti biologici deve sapere che dovrà pagare molto di più. Scegliere bio significa sborsare molto più denaro. Stare in forma e in salute ha un costo, insomma.

Secondo una recente indagine del Censis, 20 milioni di italiani sarebbero disposti ad acquistare cibi biologici purché non costino il 30% in più rispetto a quelli tradizionali.

Qual è il motivo per cui gli alimenti bio costano di più rispetto a quelli convenzionali? Un interrogativo a cui è semplice rispondere: la produzione dei cibi biologici presuppone costi maggiori. E costi maggiori comportano prezzi elevati. Per produrre bio ci vuole più manodopera e cura. I fertilizzanti naturali che si usano nella coltivazione degli alimenti bio, ad esempio, costano di più rispetto a quelli di sintesi. Costa anche la trasformazione e il controllo del bio. Insomma, sono numerosi i fattori che fanno lievitare i prezzi dei cibi biologici.

A spiegare il motivo per cui il bio è più caro del cibo convenzionale era stato, nel 2013, anche il CEO di Ecor. Riportiamo uno stralcio dell’intervista: “Tralasciando i costi indiretti per la salute nostra e della terra che sono la vera catastrofe, ma focalizzandoci sul costo del prodotto, il bio costa perché fare agricoltura bio costa. Prendiamo gli ortaggi. Con il concime chimico, soprattutto azotato, le rese per ettaro sono alte ed omogenee. Il concime chimico stimola l’assorbimento di acqua e si raccolgono quantitativi maggiori facendo fare ‘peso’ anche a piante che naturalmente non raggiungerebbero un peso minimo per essere vendute. Con la concimazione organica, più costosa, l’effetto è molto minore. L’altro grande problema nella coltivazione degli ortaggi è liberarli dalle erbe infestanti. Nel convenzionale questa pratica viene effettuata con il diserbo, mentre nel biologico con sarchiatura meccanica e a mano”.

L’amministratore delegato aveva anche dichiarato che nel bio deve essere seguita ‘la rotazione colturale in modo da poter ripristinare l’equilibrio e la fertilità del suolo, con un costo generale per l’azienda alto, considerando che queste rotazioni, generalmente, non sono praticate nella coltivazione convenzionale’.

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