Dipendenti azienda messi a dieta: meno calorie per la produttività

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siderforgerossi-dieta-dipendenti

siderforgerossi-dieta-dipendentiL’alimentazione sana e l’esercizio fisico costante sono fattori che incidono positivamente anche sulla produttività. Sulla base di tale assunto un’azienda italiana, la Siderforgerossi di Arsiero, ha deciso di mettere a dieta i suoi 400 dipendenti. Spieghiamoci meglio. La ditta in provincia di Vicenza che produce acciai pesanti non vuole obbligare nessuno a seguire uno stile alimentare sano e muoversi di più. La sua è solo un’esortazione a cambiare vita, sentirsi meglio e produrre di più.

Consigli alimentari per stare in forma

La Siderforgerossi ha avviato il progetto triennale ‘Salute in azienda’ a cui possono aderire tutti i dipendenti. Non c’è nessun obbligo, quindi gli impiegati possono continuare a mangiare come vogliono. Lo scopo dell’iniziativa è fornire ad ogni dipendente consigli alimentari per scongiurare gravi malattie come cancro, infarto e colesterolo. L’azienda raccomanda anche di fare più esercizio fisico e, per questo, ha stipulato convenzioni con palestre.

‘È un progetto che mi ha appassionato sin dal principio’, ha detto il presidente dell’azienda vicentina, Luciano Giacomelli, che ogni anno fattura circa 200 milioni di euro. Il medico aziendale della Siderforgerossi, Sergio Serraino, ha spiegato: ‘In questa parte del territorio la popolazione ha un elevato rischio cardiovascolare, ipercolesterolemia e spesso diete eccessivamente caloriche, anche fra dipendenti dell’azienda di età non avanzata ci sono stati casi di infarto. Mi occuperò personalmente, per tutti i lavoratori, di stilare una dieta personalizzata che non sarà basata su alimenti prefissati a grammo, ma su altri principi’.

Uno sportello psicologico

Ovviamente il progetto cura anche l’aspetto psicologico dei dipendenti. E’ stato creato uno sportello psicologico che consente agli impiegati di superare eventuali problemi, disagi e difficoltà. Esperti insegneranno inoltre al personale della Siderforgerossi la postura corretta al lavoro e le modalità per il controllo dell’ansia e la compensazione della carenza di sonno (specialmente per chi svolge turni notturni).

L’azienda italiana vuole, in parole povere, migliorare la qualità di vita dei suoi dipendenti intervenendo sullo stile alimentare e sull’esercizio fisico. E’ risaputo infatti che le cattive abitudini di vita, come sedentarietà, abuso di alcol, fumo e cattiva alimentazione siano alla base di numerose patologie e di una bassa resa sul lavoro. Sovrappeso e obesità non sono solamente alla base di molte malattie ma provocano usualmente spossatezza e indolenza. Un lavoratore obeso ha alte probabilità di rendere meno di un normopeso.

Bando al junk food

L’obiettivo della società vicentina, perciò, è introdurre nella dieta dei suoi dipendenti alimenti come legumi, verdura fresca e frutta, ovvero prodotti che apportano al corpo umano tutti i nutrienti necessari vivere bene e in forma. Bando dunque al ‘junk food’, cibo spazzatura, che porta solo un forte senso di pesantezza e tanti grassi e calorie ‘vuote’. Insomma, il cibo spazzatura toglie energie al corpo umano invece di fornirne.

Una sana alimentazione è il primo passo per il benessere generale; il secondo è l’esercizio fisico. Quando si fa sport il cervello rilascia endorfine, sostanze chimiche con effetti simili agli analgesici. Lo sport, insomma, è una medicina naturale che provoca una sensazione di benessere e aiuta a fronteggiare situazioni difficili. Fare spesso sport allontana, inoltre, stress e ansia ed è una panacea per il rendimento sul posto di lavoro. Non è un caso che molte persone di successo facciano tanto esercizio fisico.

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