Disturbi del sonno pregiudicano la qualità della vita: i rimedi

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disturbi-sonno-memoria-danni-memoriaParlare di disturbi del sonno non è sbagliato oggi, visto che nel mondo gli insonni e chi fatica a prendere sonno sono molti. Eppure chi soffre di disturbi del sonno farebbe di più per risolvere la problematica se avesse contezza dei suoi effetti negativi sul quadro psicofisico. A dirla tutta, dormire poco e male incide sulla qualità della vita. Non siamo noi a dirlo ma la scienza. Il problema è che molte persone non sanno come risolvere tali problemi e a chi rivolgersi. E’ stato dimostrato che la carenza di sonno può provocare un forte calo dell’attenzione, stanchezza cronica, irritabilità e una forte diminuzione della concentrazione. Da ricordare, inoltre, che la mancanza di sonno può danneggiare gravemente la salute.

Dormire almeno 7-8 ore a notte

Lara Fratticci, neurologa dell’Humanitas ha ricordato che la maggior parte delle persone necessita di dormire circa 7-8 ore a notte. C’è chi, comunque, ha bisogno di 10 ore e coloro, i ‘dormitori corti’, che si sentono bene ed energici se dormono al massimo 5-6 ore a notte. Ci sono fattori che danneggiano la qualità del sonno? Secondo l’esperta Fratticci ci sono cause soggettive, come l’ansia, la depressione e il disturbo dell’umore, ma anche fattori che provocano squilibri del ritmo sonno-veglia. Fattori che spesso si riconducono ad altre malattie, come quelle che colpiscono la tiroide o patologie cardiocircolatorie. Tra i fattori che possono causare disturbi del sonno ci sono l’alcol, il fumo, il caffè, l’alimentazione scorretta e l’esercizio fisico poco prima di coricarsi. Di seguito un breve elenco degli effetti dell’insonnia:

  • Forte stanchezza
  • Difficoltà di concentrazione
  • Sonnolenza diurna
  • Disturbi dell’umore
  • Ansia
  • Nervosismo

Ci sono rimedi ai disturbi del sonno? Secondo gli esperti bisogna individuare in primis la causa dell’insonnia e poi intervenire. Prima di ricorrere ai farmaci bisogna vedere se i disturbi del sonno possono essere eliminati in altri modi, o meglio con alcune astuzie, come ad esempio usare la camera da letto solo per dormire, e non per mangiare o guardare la tv. Evitare, inoltre, di fumare poco nelle ore diurne, nonché assumere troppi alcolici e caffè. L’attività sportiva contrasta l’insonnia, l’importante è ricordarsi di non farla nelle 3-4 ore antecedenti al momento in cui ci si reca in camera da letto per dormire.

Disturbi del sonno cronici

Quando i disturbi del sonno sono continui e i suddetti accorgimenti non bastano, bisogna recarsi da uno specialista che, dopo un breve esame, potrà avviare una terapia farmacologica a base di melatonina e medicinali che favoriscono il sonno, come ipnoinducenti e benzodiazepine. Il ventaglio dei disturbi del sonno è ampio: c’è chi ha difficoltà a prendere sonno e poi dorme regolarmente, chi non riesce ad avere un sonno continuato e sereno, e chi si sveglia molto presto, al mattino senza riuscire a riaddormentarsi. Chi soffre di disturbi del sonno deve recarsi da uno specialista quando nota che la problematica persiste col passar del tempo. Se si dorme poco e male per molto tempo, insomma, bisogna correre ai ripari per evitare di peggiorare la qualità della vita. Chi dorme poco ha problemi a gestire e svolgere le attività quotidiane. Capita spesso, ad esempio, di avere problemi di memoria e di concentrazione al lavoro. La vita sociale e lavorativa rischia insomma di essere pregiudicata dai disturbi del sonno.

Carenza di sonno modifica fino a 700 geni

Chi reputa di avere seri disturbi del sonno può recarsi nei vari centri per la cura del sonno in cui vengono effettuati esami specifici, come la polisonnografia. Questa ed altre indagini consentono agli esperti di valutare il livello del sonno del paziente, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. E’ necessario curare i disturbi del sonno per evitare gravi conseguenze. Una ricerca britannica svolta nel 2013 ha dimostrato che la carenza di sonno può alterare anche 700 geni. Un dato a dir poco allarmante, visto che in Italia e nel mondo è cresciuto il numero delle persone con disturbi del sonno. Negli ultimi 30 anni, secondo recenti studi, gli uomini hanno perso 2 ore di sonno: 30 anni fa i teenagers dormivano 9 ore e mezza rispetto alle 7 ore e tre quarti di oggi.

Dormire poco e male aumenta il desiderio di mangiare di più. Recenti ricerche hanno mostrato che i disturbi del sonno portano a scegliere porzioni maggiori di cibo e alimenti più calorici. Non finisce qui: dormire meno di 6 ore a notte triplica il rischio di incidenti. I ricercatori della Manchester Metropolitan University hanno scoperto che un sonno carente può far diminuire notevolmente la capacità di coordinazione e la reazione del guidatore. Dormire poco, insomma, rende più impacciati e pericolosi alla guida dei veicoli. Last but not least, la carenza di sonno incide sulla bellezza: uno studio pubblicato su SLEEP ha dimostrato che le persone che avevano dormito poco sembravano meno affascinanti. Una ricerca del Medical Institutet di Stoccolma, invece, ha rilevato che le persone stanche vengono in genere guardate con più diffidenza. Vari studi, infine, hanno notato un certo legame tra disturbi del sonno e invecchiamento della pelle. Non è forse il caso di dormire di più e meglio?

Problemi di memoria e concentrazione

Un team di studiosi della University of California, Berkeley e Harvard Medical School ha sfruttato la Magnetic Resonance Imaging per dimostrare che la reattività dei centri emotivi del cervello, in caso di carenza di sonno aumenta del 60%. Matthew Walker, responsabile dell’UC Berkeley’s Sleep and Neuroimaging Laboratory, ha detto: ‘E’ come se, un minor sonno facesse tornare il cervello ad uno stadio primitivo in cui non è in grado di mettere le esperienze emotive nel giusto contesto e produrre risposte sensate e controllate’. Gli esperti di Harvard hanno poi confermato risultati di studi svolti in passato sulla correlazione tra carenza di sonno e problemi di concentrazione e memoria. Dormire poco e male, in soldoni, incide negativamente sull’apprendimento e sul mantenimento dei dati appresi.

Dormi poco? I rischi d’infarto aumentano del 400% per le persone di mezza età. Il dato inquietante emerge da una ricerca presentata 6 anni fa al convegno SLEEP. Megan Ruiter, studiosa della University of Alabama , a Birmingham, ha detto: ‘Queste persone quando dormivano meno di 6 ore vedevano un aumento del 400% del rischio di sperimentare i sintomi dell’infarto rispetto ai loro coetanei che dormivano dalle 7 alle 8 ore’.

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