Dormire poco danneggia il cervello: bastano 5 giorni
Da Redazione
Aprile 08, 2018
Meglio dormire di più e meglio per evitare danni al cervello. Lo dice la scienza. Un team di studiosi dell’Università di Oxford ha scoperto che la mancanza di sonno è nemica del cervello, compromettendone la funzionalità. Mai finora uno studio aveva provato che dormire poco incide anche sulla struttura cerebrale. I ricercatori britannici, prima di iniziare lo studio, avevano chiesto ai volontari di rispondere ad alcune domande sulla qualità del sonno e sul ‘quantum’ delle ore passate tra le braccia di Morfeo.
Riduzione della materia grigia
Dopo essere stati monitorati per anni, i 147 volontari (tra i 20 e gli 84 anni) sono stati sottoposti a risonanza magnetica. Gli esperti britannici hanno notato, con stupore, una riduzione della materia grigia in alcune zone importanti del cervello dei volontari che avevano dormito poco o male. Nello specifico, c’era poca materia grigia nelle aree temporali, parietali e frontali del cervello. I ricercatori non sono stati in grado di affermare se, migliorando la qualità del sonno e aumentando le ore di sonno, si possano scongiurare o eliminare le lesioni cerebrali.
La ricerca di Chiara Cirelli e Michele Bellesi
Uno studio simile a quello britannico è stato condotto anche da Chiara Cirelli della University of Wisconsin-Madison e da Michele Bellesi dell’Università Politecnica delle Marche. I due ricercatori, da anni intenti a scoprire gli effetti sul corpo umano della mancanza di sonno, hanno evinto che bastano 5 giorni di carenza di sonno per danneggiare il cervello.
Cirelli e Bellesi hanno ricordato che la mielina (guaina che riveste i nervi) tende ad assottigliarsi per la carenza di sonno. Il cervello, in soldoni, diventa cagionevole se si dorme poco o male. Tali studiosi però hanno condotto lo studio sui topi, quindi è ancora presto per dire se tali effetti si riscontrano anche negli uomini. Questo è uno dei limiti della ricerca di Bellesi e Cirelli.
Lo spessore della guaina mielinica dei topi che non avevano dormito per diversi giorni, secondo i due esperti, era diminuito notevolmente. I ricercatori non sanno però se tale rivestimento dei nervi può tornare alla normalità con più ore di sonno o si tratta di un effetto irreversibile.
Dormire poco come una forte botta in testa
Tra i tanti studi sugli effetti della carenza di sonno, vale la pena richiamare quello condotto in Svezia, presso l’Università di Uppsala, dal professor Christian Benedict, secondo cui le conseguenze della carenza di sonno sul cervello sono analoghe a quelle di una forte botta in testa. Lo studioso ha notato un picco di molecole NSE e S-100B nel cervello dei volontari che avevano dormito poco per diversi giorni. Una circostanza che si ravvisa dopo un colpo alla testa.
Benedict crede che le molecole NSE e S-100B non siano tossiche in se stesse ma rappresentano dei biomarker per danni cerebrali, come la commozione cerebrale: ‘L’NSE è un enzima neuronale e l’S-100B una proteina presente nelle cellule del sistema nervoso centrale. Solitamente aumentano nel sangue in condizioni di danno cerebrale. Abbiamo scoperto che anche i livelli nel sangue sono aumentati nel gruppo che non ha dormito una notte. Questo non è nella misura in cui sarebbe accaduto dopo un trauma cranico, ma è comunque significativo. Durante il sonno, il cervello si pulisce da sostanze tossiche e l’NSE e l’S-100B aumentano in risposta a queste’.
Per il prof. Benedict la mancanza di sonno aumenta anche il rischio di Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla. Dovranno essere condotti altri studi, comunque, per provarlo. Nel dubbio, cerchiamo di dormire un po’ di più.
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