Mangiare poco per stare bene e non invecchiare

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mangiare-poco-benessere-invecchiamento

mangiare-poco-benessere-invecchiamentoCome si fa a rallentare l’invecchiamento e restare giovani per un periodo maggiore? Basta mangiare poco. Una brutta notizia per tutti coloro che amano i pasti luculliani. Sembra che incamerare poche calorie non faccia bene solo ai moscerini della frutta e ai vermi. L’uomo che non mangia molto, secondo gli scienziati, contrasta l’invecchiamento. L’obiettivo di uno dei recenti studi è stato quello di verificare gli effetti sulla longevità e sull’invecchiamento del ristretto apporto calorico.

La restrizione calorica

Sono anni che gli esperti affermano che mangiare poco fa bene alla salute e fa vivere di più molti animali ed organismi come topi, vermi, moscerini, cani e scimmie. Non si sapeva, fino ad oggi, se lo stesso vale anche per l’uomo. Ebbene, la ricerca svolta presso i National Institutes of Health statunitensi hanno permesso di scoprire che la restrizione calorica aumenta il benessere degli uomini e rallenta l’invecchiamento.

Lo studio americano, denominato CALERIE, è stato condotto su 200 soggetti suddivisi in 2 gruppi, a cui è stato chiesto di mangiare poco per 2 anni. Alla fine della sperimentazione, gli studiosi hanno esaminato i parametri biologici dei volontari con apparecchiature sofisticate e potenti, scoprendo che i soggetti a dieta sfruttavano l’energia in modo migliore, soprattutto di notte, rispetto agli altri.

Calo del metabolismo

Dal controllo è emerso anche un forte calo del metabolismo, quindi una drastica riduzione delle lesioni agli organi e ai tessuti, dipendenti dallo stress ossidativo. Com’è noto, quest’ultimo è correlato all’invecchiamento.

Prossimamente i ricercatori dovranno verificare se la restrizione calorica faccia anche allungare la vita. Quello che si sa, ad oggi, è che mangiare di meno scaccia rughe e vecchiaia.

Di solito fare qualche buco in più alla cintura è considerato un effetto collaterale dell’invecchiamento, insieme alle rughe, ai capelli grigi e all’abbassamento della vista. Man mano che gli anni passano, si registra un forte calo della massa muscolare magra. Il metabolismo dunque rallenta e ci vuole meno energia per farlo funzionare. Ne deriva che le calorie in eccesso vengono convertite in grasso.

Ecco perché molti quarantenni e cinquantenni iniziano a ingrassare

Alla luce di quanto detto, non sorprende che quarantenni e cinquantenni che continuano a mangiare come quando avevano 20 o 30 anni aumentino di peso. Il metabolismo rallenta e non riescono più a bruciare tutte quelle calorie come un tempo. L’unica via per evitare un aumento di peso certo, per i soggetti attempati, è mangiare di meno. Ciò aumenta il benessere e, come visto, fa invecchiare lentamente.

‘Ci sono una serie di ragioni per le quali il nostro dispendio energetico tende a diminuire con l’avanzare dell’età, e di conseguenza il numero di calorie da assumere deve scendere’, ha spiegato il professor Timothy Gill del Boden Institute of Obesity, Nutrition, Exercise & Eating Disorders.

Vari studi hanno dimostrato che ogni persona, a partire dalla mezza età, perde circa 3 kg di massa muscolare ogni decennio. Molti risultati, tuttavia, sottolineano che tale cambiamento è dovuto più alla sedentarietà che all’invecchiamento.

‘La nostra attività diminuisce man mano che invecchiamo, in particolare la nostra attività vigorosa e il nostro allenamento di resistenza, quindi la massa muscolare tende a scendere. Inoltre, il cibo ti circonda e tendi ad essere più ricco mentre invecchi. La tua mente è occupata dal lavoro o dalle responsabilità familiari, così ti senti più stressato e mangi in relazione al tuo stato d’animo’, ha aggiunto il professor Gill.

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