Marino parla, in aula Giulio Cesare, dello scandalo multe e riceve fischi e urla.
“Sul caso multe ci metto la faccia, le ho pagate anche se non dovevo”, ha asserito il primo cittadino di Roma, facendo notare a tutti 8 bollettini postali pagati, che aveva in tasca.
Marino riconosce, nonostante tutto, i suoi errori, sottolineando l’incuria degli uffici dell’amministrazione.
“Ho detto agli uffici, che pur mi comunicavano che non ero tenuto a farlo, che volevo pagare le multe. Mi sono state indicate le somme ed ho pagato”, ha asserito Marino, incassando applausi e fischi.
“In questa settimana di morbosa attenzione la mia auto è anche stata fotografata in divieto di sosta. Anche di questo mi assumo la responsabilità e chiedo scusa a romane e romani“, ha aggiunto il sindaco capitolino.