Melegatti: niente cassa integrazione, lavoratori esultano
Da Redazione
Dicembre 15, 2017
Melegatti è sull’orlo del baratro, del fallimento, ma sta facendo il possibile per evitare il peggio. Negli ultimi tempi sono stati riaccesi i forni e le vendite sono tornate ai livelli di un tempo. Certo, la strada è tutta in salita per la storica azienda dolciaria veronese, che nei giorni scorsi aveva annunciato la cassa integrazione ordinaria per i dipendenti dello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto. A distanza di qualche giorno è arrivato il ripensamento di Melegatti. Niente più cassa integrazione. I lavoratori tirano un sospiro di sollievo.
Melegatti: nessuna interruzione della produzione
La scelta di non ricorrere alla cassa integrazione è arrivata dopo un incontro tra l’azienda, i rappresentanti dei lavoratori e i commissari straordinari del Tribunale.
Martedì scorso i lavoratori, mesti, avevano accettato l’accordo sulla cassa integrazione, che però non era stato firmato. A quanto pare, la firma dell’accordo non ci sarà mai.
I commissari straordinari del Tribunale hanno deciso, insieme all’azienda, che la produzione di Melegatti non verrà interrotta, come previsto inizialmente, tra Natale e Pasqua. Di conseguenza, i lavoratori non resteranno a casa. Una bella decisione a pochi giorni dal Natale. I lavoratori Melegatti possono, per ora, dormire sonni tranquilli.
Garantire continuità occupazionale
Maurizio Tolotto, di Fai Cisl, ha spiegato che ‘si è cercata una via d’uscita. I dipendenti fissi, una settantina, proseguiranno il lavoro. Dopo un lungo confronto per verificare le possibilità, è stata assicurata continuità anche ai 14 tempi determinati…’.
Melegatti sta tentando di garantire la continuità occupazionale fino al periodo pasquale. La sorte dell’azienda comunque è ancora incerta. Decisiva sarà la proposta di ristrutturazione del debito che la società presenterà ai creditori per scongiurare il default.
Le campagne social per salvare Melegatti
Dal momento in cui si è saputo che Melegatti versa in pessime condizioni economiche e rischia il fallimento, il web si è scatenato, esortando i clienti ad acquistare pandori, panettoni ed altri prodotti dolciari della storica azienda dolciaria veronese. L’esito delle campagne social è stato indubbiamente positivo.
La risonanza social è stata e sarà determinante per il rilancio del marchio e dell’azienda veronese. Gli ‘aficionados’ sono disposti ad acquistare anche i prodotti con le confezioni ammaccate pur di sostenere Melegatti, società che sfornò il primo pandoro nel lontano 1894.
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