Melegatti è sull’orlo del baratro, del fallimento, ma sta facendo il possibile per evitare il peggio. Negli ultimi tempi sono stati riaccesi i forni e le vendite sono tornate ai livelli di un tempo. Certo, la strada è tutta in salita per la storica azienda dolciaria veronese, che nei giorni scorsi aveva annunciato la cassa integrazione ordinaria per i dipendenti dello storico stabilimento di San Giovanni Lupatoto. A distanza di qualche giorno è arrivato il ripensamento di Melegatti. Niente più cassa integrazione. I lavoratori tirano un sospiro di sollievo.
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Melegatti: nessuna interruzione della produzione
La scelta di non ricorrere alla cassa integrazione è arrivata dopo un incontro tra l’azienda, i rappresentanti dei lavoratori e i commissari straordinari del Tribunale.
Martedì scorso i lavoratori, mesti, avevano accettato l’accordo sulla cassa integrazione, che però non era stato firmato. A quanto pare, la firma dell’accordo non ci sarà mai.
I commissari straordinari del Tribunale hanno deciso, insieme all’azienda, che la produzione di Melegatti non verrà interrotta, come previsto inizialmente, tra Natale e Pasqua. Di conseguenza, i lavoratori non resteranno a casa. Una bella decisione a pochi giorni dal Natale. I lavoratori Melegatti possono, per ora, dormire sonni tranquilli.
Garantire continuità occupazionale
Maurizio Tolotto, di Fai Cisl, ha spiegato che ‘si è cercata una via d’uscita. I dipendenti fissi, una settantina, proseguiranno il lavoro. Dopo un lungo confronto per verificare le possibilità, è stata assicurata continuità anche ai 14 tempi determinati…’.
Melegatti sta tentando di garantire la continuità occupazionale fino al periodo pasquale. La sorte dell’azienda comunque è ancora incerta. Decisiva sarà la proposta di ristrutturazione del debito che la società presenterà ai creditori per scongiurare il default.
Dal momento in cui si è saputo che Melegatti versa in pessime condizioni economiche e rischia il fallimento, il web si è scatenato, esortando i clienti ad acquistare pandori, panettoni ed altri prodotti dolciari della storica azienda dolciaria veronese. L’esito delle campagne social è stato indubbiamente positivo.
La risonanza social è stata e sarà determinante per il rilancio del marchio e dell’azienda veronese. Gli ‘aficionados’ sono disposti ad acquistare anche i prodotti con le confezioni ammaccate pur di sostenere Melegatti, società che sfornò il primo pandoro nel lontano 1894.