Pensioni di invalidità: ecco come si possono richiedere gli arretrati

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pensione

Nel caso in cui si avesse l’invalidità civile, spesso la propria pensione di invalidità potrebbe ricevere un aumento. Ebbene, per chi ha oltre 60 anni c’è la possibilità di fare richiesta per poter ottenere gli arretrati pensione d’invalidità. Proviamo a capire come è possibile portare a termine in maniera corretta e fruttuosa questo tipo di procedura.

Tutti coloro che hanno meno di tale età e sono invalidi civili non hanno diritto ad arretrati, se non a partire dal mese di luglio di due anni fa. Per quanto riguarda la categoria di invalidi civili di età compresa tra 60 e 67 anni, c’è da mettere in evidenza come abbiano ricevuto un aumento della somma relativa alla pensione di invalidità grazie a quello strumento che viene chiamato maggiorazione sociale.

Che cos’è la maggiorazione sociale

Si tratta di una vera e propria misura di carattere economico che offre la possibilità di attuare un aumento della pensione di invalidità per tutti coloro che presentano i requisiti che sono previsti dalla normativa attualmente in vigore.

La maggiorazione si caratterizza per corrispondere a un importo intorno ai 350 euro al mese che si deve sommare alla pensione di invalidità che viene già ricevuta. Complessiva, quindi, si arriva a una somma di denaro pari a 651 euro. Bisogna anche mettere in evidenza un altro aspetto molto importante, ovvero che tali ulteriori somme di denaro non vengono erogate in via del tutto automatica. Tranne nel caso in cui, ovviamente, il pensionato abbia una piena conoscenza dei suoi diritti e comici ad attivarsi sfruttando l’aiuto di un legale.

I requisiti che devono essere rispettati

Come dicevamo in precedenza, la maggiorazione sociale è di spettanza solamente di categorie di persone ben precise. Si tratta di coloro che hanno un’invalidità civile al 100% oppure che hanno una completa inabilità al lavoro. Per poter ottenere gli arretrati, ci sono dei requisiti che devono essere rispettati. Si tratta, in primo luogo, di avere un’età che va da 60 fino a 70 anni.

Il secondo aspetto da tenere in considerazione è l’avere un’invalidità civile pari al 100%, ovvero essere sordi, inabili o ciechi civili assoluti. Infine, il terzo requisito che è stato previsto dalla legge è legato al reddito personale. Quest’ultimo, in termini annui, deve rispettare il limite di 8469,63 euro per i pensionati che vivono da soli, mentre la soglia si alza a 14447,42 euro per tutti quei pensionati che sono coniugati.

All’interno del calcolo relativo al reddito, è bene mettere in evidenza come vadano inclusi un po’ tutti i redditi, anche qualora si dovessero percepire delle somme che sono esenti ai fini Irpef, inclusa pure la pensione e l’indennità di invalidità. Non deve essere conteggiata, invece, l’indennità di accompagnamento.

Come si possono ricevere gli arretrati

Proviamo adesso ad approfondire la procedura da seguire per poter ottenere gli arretrati spettanti. C’è la possibilità, per chi soddisfa i requisiti che abbiamo appena visto, di poter ottenere degli arretrati fino ad una soglia massima pari a 5 anni, per una somma complessiva che arriva fino al massimo a 20 mila euro.

La ricezione degli arretrati spettanti non avviene in modo automatico. Di conseguenza, è necessario presentare una particolare richiesta e serve attivarsi anche seguendo un percorso giudiziale. La maggiorazione sociale, per chi non lo sapesse, fa parte di tutta quella cerchia di diritti che vengono ribattezzati inespressi. Ovvero, si tratta di un insieme di diritti che in realtà sono spettanti e sono previsti per alcune categorie di cittadini e di pensionati, ma che l’Inps non provvede al riconoscimento in via automatica. Insomma, per poterli ottenere è fondamentale attivarsi immediatamente e con le vie previste dalla legge.

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