Perché lo stacanovismo fa male alla salute?
Da Redazione
Aprile 29, 2018
Lavorare molto danneggia la salute? Se lo domandano tante persone, specialmente gli stacanovisti, ossia coloro che lavorano per molte ore, ogni giorno, e spesso continuano a lavorare a casa. Anticipando le conclusioni, dobbiamo affermare che lavorare tanto non fa certo bene alla salute psicofisica della persona. Un team di esperti ha voluto analizzare la vita professionale e privata di Hanna e Michael: la prima è un direttore finanziario presso un rivenditore internazionale di prodotti per la casa; il secondo invece è un manager di una compagnia assicurativa americana.
La capacità di ‘staccare la spina’
Hanna solitamente lavora dalle 9 alle 17. Quando torna a casa e i 3 figli vanno a dormire lavora ancora, fino a mezzanotte. La donna lavora spesso anche nel weekend. Hanna non di rado, nell’arco di una settimana, raggiunge le 65 ore lavorative. Nonostante ciò, si sente energica. Hanna può staccare quando vuole, non è ossessionata dal suo impiego, anche se lavora molto.
La situazione di Michael è diversa. Il manager lavora meno di Hanna ma accusa spesso problemi di salute. Michael lavora dalle 8 alle 18 e spesso, di venerdì, ‘stacca’ alle 15. Sebbene sia single e non abbia figli, il manager non riesce quasi mai a ‘staccare’ dal lavoro: controlla sempre le e-mail e pensa continuamente ad organizzare il suo lavoro nel migliore dei modi.
Tempo fa, durante un esame medico di routine, a Michael era stato diagnosticato un livello elevato di colesterolo e gli era stato prescritto un farmaco. Il dirigente rischia diabete e malattie cardiovascolari per colpa del troppo lavoro. Michael è ossessionato dal suo impiego.
In genere si ritiene che lavorare troppo fa male alla salute. Ma perché le troppe ore di lavoro sono così deleterie? Si potrebbe rispondere a questa domanda con i casi di Michael e Hanna. Quest’ultima lavora di più rispetto a Michael ma gode di buona salute e non è stressata. Come mai?
La differenza tra comportamento e mentalità
Gli studiosi hanno cercato di svelare la differenza tra comportamento (lavorare tanto) e mentalità (l’ossessione del lavoro) mediante una ricerca svolta in una filiale olandese di un’azienda di consulenza finanziaria internazionale in cui lavorano più di 3.500 persone. Cosa è stato scoperto?
Le tante ore di lavoro non sarebbero collegate a problemi di salute. I guai deriverebbero invece dall’ossessione dall’impiego, dall’impossibilità di dire ‘basta’ alle proprie incombenze professionali. Il team di esperti ha notato che i dipendenti che lavoravano per oltre 40 ore a settimana, ma non erano ossessionati dal lavoro, godevano di buona salute rispetto ai maniaci del lavoro.
‘Abbiamo scoperto che i maniaci del lavoro, indipendentemente dal fatto che lavorassero o meno per tante ore, riferivano più problemi di salute e un aumento del rischio di sindrome metabolica; avevano anche segnalato un maggiore bisogno di recupero, più problemi di sonno, più cinismo, più esaurimento emotivo e sentimenti più depressivi rispetto ai dipendenti che lavoravano molto ma non avevano tendenze maniache del lavoro’, hanno dichiarato i ricercatori.
Un lavoratore su 5 lavora troppo
L’International Labour Organization ha riferito che nel mondo un lavoratore su 5 lavora troppo. Che bisogna fare dunque per evitare problemi di salute? Semplice, lavorare il giusto. E qual è il giusto? Sembra che lavorare fino a 8-9 ore al giorno non comporti rischi. Per chi invece lavora giornalmente 10 ore il rischio di essere colpito da ictus e infarti aumenta del 45%, che diventa il 67% per chi lavora oltre 11 ore al giorno.
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