Premio Rapallo Carige 2016 va a Sara Rattaro

Il Premio Rapallo Carige 2016 è andato a Sara Rattaro. Una genovese ha vinto il prestigioso riconoscimento letterario grazie al libro “Donna Scrittrice”. Il quinto libro della Rattaro parla di violenza, riscatto e liberazione. La giuria è rimasta colpita dal volume ed ha premiato Sara.

“Donna Scrittrice” si aggiudica Premio Rapallo Carige 2016

La protagonista di “Donna Scrittrice” è Emma, una donna che esiste e che  la vincitrice del Premio Rapallo Carige 2016 ha conosciuto veramente. Parlando della protagonista del suo libro, la Rattaro ha detto:

“Nella storia di Emma c’è un confine sottilissimo tra la libertà, il rispetto della persona e quello che è un compromesso. Le esperienze di quanto sta accadendo nel mondo sono sempre più drammatiche. Emma si salva con la maternità: diventare madre fa comprendere l’importanza della quantità di tempo da vivere. Non farcela significherebbe lasciare i propri figli soli”.

Emma, un giorno, incontrò Sara Rattaro e le disse:

“Ho una storia da raccontare, sono stata sequestrata da mio marito”.

La scrittrice che si è aggiudicata il Premio Rapallo Carige 2016 venne ‘rapita’ dalla storia commovente di Emma, donna che aveva sposato un uomo all’inizio amorevole e poi diventato una belva. Emma, comunque, è riuscita a sottrarsi da quell’uomo violento, riconquistando la libertà. Tutto ciò per i figli. Non a caso, il libro della Rattaro termina con la seguente frase:

“Uscire dalla violenza si può”.

Cristina Battocletti in seconda posizione con “La mantella del diavolo”

La scrittrice genovese ha avuto la meglio su Cristina Battocletti, romanziera di Udine che si è piazzata in seconda posizione col suo “La mantella del diavolo”. In terza posizione, invece, Stefania Parmeggiani con “La notte di Silvia”.

Storie di violenza sulle donne sono al centro dei libri che hanno dominato il concorso letterario ligure. Questo è molto importante perché, come ha giustamente rimarcato la Rattaro, la violenza sulle donne si combatte anche, e soprattutto, con le parole:

“Le parole possono cambiare il mondo, possono aiutarci. la violenza contro le donne è un fatto culturale, si può abbattere insegnando dall’inizio”.