Quali saranno le professioni del futuro?

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mestieri-nuovi-e-ricercati

mestieri-nuovi-e-ricercatiCi si interroga spesso sui nuovi mestieri, su cosa faranno i nostri figli in futuro. Le professioni di oggi saranno anche quelle del domani, oppure alcuni mestieri verranno soppiantati dalla tecnologia e, quindi, ne entreranno in scena altri? Il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento statunitense del lavoro preconizza l’avanzata dei settori ad alto contenuto tecnologico. Saranno questi, in soldoni, ad offrire maggiori opportunità di impiego. Nulla di nuovo, dunque. Vediamo nel dettaglio le previsioni che arrivano d’oltreoceano e da altre nazioni.

Tecnologia in primis

Da una ricerca svolta dall’istituto di ricerca FastFuture e commissionata dall’Esecutivo britannico, sono emerse le 30 nuove professioni che rivoluzioneranno il mondo del lavoro entro il 2030. Una cosa è certa: i nuovi mestieri saranno connotati da una forte presenza della tecnologia. In alcuni casi, l’hi-tech soppianterà certe professioni; in altri le cambierà. Programmi sofisticati, dispositivi innovativi e app eccezionali tenderanno, nei prossimi anni, a rendere inutile l’apporto umano. In gran parte dei settori la tecnologia soppianterà l’uomo. Ce n’è uno, però, in cui i robot non potranno mai sostituire l’uomo. Vediamo quale.

Assistenza alla persona

Nel settore dell’assistenza alla persona la componente umana sarà sempre fondamentale. La tecnologia potrà solo facilitare il lavoro di medici, infermieri ed operatori socio sanitari. Nulla di più. Tra le professioni più richieste entro il 2030 ci saranno soprattutto quelle sanitarie. Medici, infermieri e badanti saranno sempre più richiesti, visto che la popolazione sarà sempre più anziana. Ne consegue che saranno molto ricercati anche consulenti e manager che operano nel campo della terza età, ovvero coloro che offrono strumenti per migliorare la vita degli anziani.

I riparatori di parti del corpo

Tra le professioni più richieste in futuro ci saranno figure nuove, come il chirurgo esperto nel riprodurre in laboratorio arti o tessuti mediate innovative stampanti 3D. Ricercatissimi anche i riparatori di parti del corpo e i chirurghi della memoria, che integrano la memoria di chi (specialmente gli anziani) nota deficit mnemonici. Non resteranno certamente disoccupati gli esperti in nanotecnologie, ovvero coloro che realizzeranno parti minuscole che vengono usate anche nel campo dell’assistenza sanitaria e nella medicina. Ci vorranno anche filosofi esperti di etica, visto il progressivo sviluppo di ambiti come la clonazione, le nanotecnologie e la proteomica.

Lavori semplici rivalutati dalla tecnologia

Oggi certi lavori vengono snobbati perché considerati semplici e poco qualificanti. In futuro non sarà più così. Molti di tali mestieri verranno rivalutati grazie alla tecnologia, come quello dell’agricoltore. Questi diventeranno anche grandi esperti di chimica e non opereranno solo nelle aree campestri e nelle campagne. Inutile dire che il web, in futuro, sarà sempre più importante. La sua rilevanza, dunque, si consoliderà. Ci sarà bisogno di consulenti virtuali nei vari settori, come quello medico, fiscale e legale.

Piloti esperti nei viaggi spaziali

Molti tycoon stranieri hanno giurato che presto di potranno fare tour nello spazio. Si ipotizza perciò la nascita di figure nuove e curiose come i piloti esperti nei viaggi spaziali e gli architetti specializzati nella progettazione di soluzioni abitative per i pianeti e lo spazio. Non sapranno cos’è la disoccupazione, in futuro, anche i social media manager, gli esperti di web marketing, gli sviluppatori, gli esperti SEO e i web designer. Il mondo del lavoro, quindi, ruoterà sempre di più attorno alle nuove tecnologie e alla Rete. Chi detesta il web e l’innovazione deve mettersi l’animo in pace.

Macchine non sostituiranno totalmente l’uomo

‘Il futuro presenta nuove opportunità e nuovi lavori ma non sono dell’idea che le macchine ci sostituiranno completamente, ma per ogni attività meccanizzata ci sarà sempre una testa pensante che la programma, la fa funzionare e la implementa di continuo. È per questo che spesso nei colloqui di lavoro cerco di comprendere le competenze trasversali, quali il pensiero laterale, la visione d’insieme e l’attitudine al problem solving, più importante rispetto all’arte di saper fare ed all’estrema professionalizzazione. Il mondo ci chiede sempre più spesso di intrecciare varie professioni e varie attività e già oggi, anche in ambito professionale, la contaminazione di più materie è la chiave del successo di ogni lavoratore…’, dice il consulente del lavoro Simone Colombo.

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