Renzi e Salvini sono avvisati: c’è anche Silvio Berlusconi. L’ex Cavaliere, dopo gli attacchi a Renzi durante la recente riunione degli amministratori locali forzisti, a Roma, è tornato a sottolineare che il Patto del Nazareno è ormani acqua passata
Durante un intervento telefonico a un evento forzista a Catania, Berlusconi ha affermato: “In nessun Paese dell’Occidente c’è una situazione simile, in cui la maggioranza ha in mano tutti gli organi di garanzia, dal Quirinale alla Corte Costituzionale, mentre il leader di una delle maggiori forze di opposizione è stato illegittimamente cacciato dal Parlamento. Un tempo si sarebbe parlato di situazione sudamericana, oggi gli stati del Sudamerica hanno condizioni di certezza democratica ben superiori alle nostre”.
L’ex premier, dopo aver sottolineato di aver deciso di “scendere nuovamente in campo” nonostante la Corte di Strasburgo non abbia ancora emanato la sentenza, ha aggiunto: “Per FI la mia assenza ha comportato un prezzo troppo alto in visibilità e consensi, continuo a lavorare con l’entusiasmo di sempre perché sono convinto che il centrodestra è più forte di Renzi”.
Berlusconi è un fiume in piena e, durante l’intervento telefonico, ha biasimato anche il leader del M5S, Beppe Grillo, equiparandolo a Hitler: “C’è un signore, si chiama Grillo, che nell’ultima campagna elettorale aveva discorsi pieni di ciò che aveva detto Hitler ai tedeschi nel ’33 per conquistare il potere: esattamente la stessa posizione assolutistica antidemocratica”.
Il leader di Forza Italia ha anche aperto all’alleanza con le altre forze del centrodestra, ovvero Fratelli d’Italia e Lega Nord, con cui è iniziato un “percorso comune”, ma ha ribadito il suo no alle primarie: “Questo sistema si è dimostrato un metodo inadeguato e disastroso, con cui la sinistra è riuscita a scegliere per città importanti come Genova, Milano, Roma e Napoli i peggiori sindaci della sua storia”. In tal proposito, Silvio non ha indicato chi proporrà il centrodestra come candidato sindaco di Roma. Meloni e Marchini, comunque, sono i più papabili.
