Unioni civili gay, Lega Nord manifesta a Roma: “Su mamma e papà non si scherza”

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Unioni civili, ddl Cirinnà passerà esame parlamentare?

Unioni civili, ddl Cirinnà passerà esame parlamentare?Non si fa altro che parlare di unioni civili nelle ultime ore, visto che in Parlamento è sotto esame il ddl Cirinnà, quello disciplina la delicata questione. La Lega Nord è contraria al disegno di legge, facendosi paladina della famiglia tradizionale

 

Numerosi parlamentari di “Noi con Salvini” e della “Lega Nord” si sono dati appuntamento nei pressi del Pantheon, a Roma, nelle ultime ore, per manifestare contro le unioni civili. I parlamentari hanno mostrato uno striscione con su scritto “Su mamma e papà non si scherza”.

La Lega ha depositato al Senato ben 5.000 emendamenti al ddl Cirinnà, invitando i cittadini a partecipare a una petizione mirata a supportare l’ingente quantitativo di emendamenti. Parlando della raccolta firme, il capogruppo al Senato, Gianmarco Centinaio, ha dichiarato:

“Un’azione simbolica per bloccare un provvedimento oscuro e anticostituzionale. Il disegno di legge presentato va chiaramente contro la Costituzione, un tentativo che rispediamo al mittente”.

Condivide l’opinione di Centinaio anche il presidente dei deputati leghisti, Massimiliano Fedriga:

“Il ddl Cirinnà è una follia. I bambini hanno diritto ad un padre e a una madre. I casi della vita, sfortunatamente, a volte non consentono questo ma non si può imporre per legge. Noi difendiamo i diritti dei più piccoli”.

Intanto Monica Cirinnà, prima firmataria del disegno di legge che riconosce i diritti alle coppie gay, è certa che tutto andrà per il verso giusto e, nel corso di una recente intervista, ha negato che, in tema di adozioni, vi sia un automatismo:

“Gli emendamenti serviranno a chiarire due cose fondamentali e molto tranquillizzanti: il primo punto che spiegheremo meglio è che non c’è automatismo nell’adozione, il secondo punto è che l’ultima parola sull’adozione verrà data dal Tribunale dei minori, una regola che esiste già dal 1983 ed è in vigore per le famiglie eterosessuali…”.

Secondo la Cirinnà, la legge non priva nessuno di qualcosa ed introduce semplicemente civiltà in un ordinamento. La firmataria del ddl ha sottolineato che una società che riconosce i diritti di tutti è una società migliore.

Riuscirà il ddl Cirinnà a passare l’esame parlamentare? Intanto la Cei promette eventi e manifestazioni in difesa della famiglia tradizionale.

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