Uomo con tumore al seno: il caso di Stefano Saldarelli

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tumore-seno-stefano-saldarelli

tumore-seno-stefano-saldarelliAnche un uomo può ammalarsi di tumore al seno. Lo comprova il caso di Stefano Saldarelli, grafico di Prato. La terribile scoperta risale all’agosto del 2017. Neanche Stefano, fino ad allora, immaginava che gli uomini potessero essere colpiti da un tumore al seno. Sbagliava. L’uomo si è accorto della neoplasia al seno grazie alla moglie. La diagnosi gli ha sconvolto la vita ma ora vuole aiutare tutti coloro che si trovano nella sua stessa condizione. Stefano racconta che ha provato tanto dolore e disagio. Era imbarazzato, ad esempio, quando stava in fila per la mammografia. Vicino a lui solo donne. Un disagio estremo.

Campagna #cancroalsenomaschile

Per sensibilizzare gli uomini sul tumore al seno maschile, Stefano Saldarelli ha lanciato la campagna  #cancroalsenomaschile. Il grafico parla della sua esperienza anche in un blog. Lo scopo del 48enne è ricordare agli uomini che la prevenzione è determinante per evitare tanti mali, cancro al seno compreso. Stefano, nel blog, esordisce affermando che la sua vicenda parla di tumore al seno maschile: ‘Ho compreso che stavo generando qualcosa di importante, scaturito da grandi poteri: la conoscenza o consapevolezza di un male che mi ha toccato, che mi ha colpito personalmente e dal quale ho tratto un’esperienza e la necessità di raccontare o di comunicare quest’esperienza’.

Quel rigonfiamento al capezzolo

Era estate, faceva caldo e Stefano stava per partire. Finalmente le agognate vacanze. La moglie però gli aveva fatto notare un leggero turgore al capezzolo sinistro, esortandolo di fare un’ecografia prima di iniziare le vacanze. Stefano aveva assentito e si era recato dai medici per l’esame. Nel risultato dell’ecografia c’era scritto: ‘tumefazione a sede mammaria sinistra’.  In quel momento era iniziato il lungo periodo buio del 48enne. Dopo qualche mese Stefano era stato sottoposto a un intervento chirurgico. Conosceva bene la diagnosi: tumore al seno. Poco dopo era arrivato l’avallo degli specialisti: ‘Carcinoma duttale infiltrante alla mammella’. Al grafico era stato prescritto un ciclo di chemioterapia: complessivamente 12 sedute.

Inizialmente, Stefano non voleva sottoporsi alle sedute chemioterapiche perché temeva i suoi effetti sul fisico e la caduta dei capelli, poi ha ceduto. Stefano adesso è a metà del percorso e sembra che le sue condizioni stiano migliorando. Adesso Stefano vuole raccontare la sua storia. Per farlo usa il suo blog stefanosaldarelli.com, in cui snocciola dati ed informazioni su un male che la maggioranza delle persone crede possa colpire solo le donne. Non è così: il tumore al seno colpisce anche gli uomini. Il grafico ha scritto che il suo male ha già ucciso 129 uomini e 12.201 donne. Effettivamente, il cancro al seno sferza maggiormente il ‘gentil sesso’ ma non ignora gli uomini.

Le cicatrici

Stefano Saldarelli ha voluto lanciare la campagna #cancroalsenomaschile per parlare di sé e della sua storia, postando anche un’immagine in bianco e nero che lo ritrae a torso nudo. Si vedono bene le cicatrici dovute all’operazione. L’unico elemento colorato della foto è la scritta: ‘Il cancro al seno non è solo roba da femmine’. Molte persone, specialmente gli uomini, non sanno che il tumore al seno riguarda anche l’emisfero maschile. Cogliamo l’occasione per ricordare che fino alla pubertà il seno è analogo nei due sessi perché il livello di estrogeni è elevato sia nei ragazzi che nelle ragazze. Poi, nei maschi, aumenta il livello del testosterone che arresta la crescita del seno.

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