I versi degli animali che non conosci

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Diciamo la verità, tutti siamo rimasti traumatizzati da piccoli con il tormentone Il coccodrillo come fa poiché nessuno sapeva spiegarci quale verso in realtà facesse il temuto coccodrillo. Ebbene, finalmente dopo tanti anni, abbiamo finalmente capito il nome scientifico del verso del più famoso rettile diaspide. Ma quali sono i versi degli animali che non conosciamo? Scopriamoli insieme.

Sin da bambini, a partire dall’età neonatale fino ad arrivare alla scuola materna, genitori, nonni, zii e cugini ci bombardano la testa con i versi degli animali. Ma cosa succede quando diventiamo più grandi e iniziamo a chiedere quali siano i versi degli animali meno comuni dato che esistono moltissime specie animali?

Ovviamente, la conoscenza dei versi degli animali basici parte dal conoscere quelli domestici quindi il gatto che miagola, il cane che abbaia e l’uccellino che cinguetta. Dopodiché si passa agli animali da fattoria con il maiale che grugnisce, la pecora che bela, la mucca che muggisce. Ma già per questa selezione di animali c’è qualche primo dubbio che inizia a sorgere.

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Il gallo, la gallina e il pulcino

Il gallo, la gallina e il pulcino sono chiaramente animali da fattoria, ma a parte il pigolio del pulcino non tutti sanno che il verso della gallina è quello del chiocciare mentre per quello del gallo si utilizza il termine canta. Ebbene si, il gallo canta i il più delle volte lo fa alle prime luci del mattino per far valere la sua supremazia sugli altri esemplari ed è proprio per questo che viene preso come punto di riferimento per indicare le ore piccole e l’alba.

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Il verso dell’asino

Il verso dell’asino è noto un po’ a tutti. Il suo tipo ih oh, ih oh, infatti, risuona familiare sia ai grandi che ai piccini. Il verso dell’asino, che può essere chiamato anche ciuco o somaro, è quello del ragliare e può essere emesso per diverse motivazioni.

Il mammifero perissodattilo, appartenente al genere degli equini, può ragliare quando c’è qualcosa che non va o per esprimere un qualche tipo di bisogno. L’asino, infatti, inizia a emettere il suo tipico suono quando ad esempio inizia ad accusare la fame o sta soffrendo di solitudine.

Inutile dire che gli asini sono molto amati dai bambini tanto che negli ultimi anni è stata sviluppata una nuova disciplina, l’asino terapia detta anche la onoterapia. Questa nuova disciplina è molto efficace sia per i percorsi di riabilitazione fisica sia per quelli che riguardano l’intelletto e l’emotività.

Gli asini, infatti, mediante le sue caratteristiche fisiche riesce a infondere ai piccoli pazienti rilassatezza, sicurezza e protezione. L’asino è piccolino di statura e morbido inoltre la sua andatura è calma e controllata. Proprio per questo nei casi di bambini impegnati nella neuro riabilitazione si guidare un carro trainato da questo animale lungo un percorso a ostacoli, in questo modo il bambino sviluppa o migliora le capacità cognitive e motorie.

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Il verso del piccione

Il verso del piccione è definito in vari modi cambiando, così, di regione in regione. Molti utilizzano il nome tubare, ma se vogliamo essere più specifici allora dobbiamo iniziare ad adottare il termine grugare.

E già, il piccione o colombo, che dir si voglia, grazie al suo verso tipico del gru gru si guadagna un termine tutto particolare. Il piccione gruga, specialmente se un esemplare maschio, soprattutto per attirare le femmine nel periodo dell’accoppiamento o per difendere il proprio territorio dagli altri esemplari.

Ovviamente non per tutti i volatili è possibile utilizzare il termine grugare, perché ognuno ha un verso ben specifico. Per quelli più comuni possiamo dire che il merlo fischia, la cornacchia o il corvo crocidano o gracchiano, l’avvoltoio pulpa o come, ad esempio, il pappagallo che garrisce.

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Gli animali della savana

Gli animali della savana forse sono quelli più facili da identificare per quanto riguarda la sezione de i versi degli animali. Il leone, re indiscusso, ruggisce soprattutto per definire il suo dominio e il suo territorio. La tigre invece bruisce, mentre il verso tipico dell’elefante è il barrito.

Nonostante possa sembrare facile, il nome del verso della giraffa non è molto noto, quasi a far concorrenza a quello del coccodrillo. La giraffa landisce, anche se gli esemplari piccoli belano al fine di poter richiamare l’attenzione dei genitori.

Anche il verso della zebra è quello del nitrito, come quello dei cavalli, anche se no si assimila né a quello dell’asino né a quello del cavallo. La zebra emette il suo suono con il suo muso rivolto verso l’alto.

Anche se non molto comune e del tutto inaspettato, il ruggito è il verso anche dell’ippopotamo. Avete capito bene: nonostante l’aspetto completamente diverso dal leone anche per l’ippopotamo si utilizza il termine ruggire. Il serpente, invece, sibila.

verso coccodrillo

E il coccodrillo come fa?

E il coccodrillo come fa? E’ questa una delle domande più frequenti tra adulti e bambini. Ebbene, il mistero che ha caratterizzato la nostra infanzia è stato finalmente svelato. Molti si chiedevano quale fosse il verso del coccodrillo anche grazie o a causa (a seconda dei casi, ndr) della canzoncina per i bambini Il coccodrillo come fa.

Per anni non si è data una risposta a questo quesito, ma finalmente è arrivata. Il verso del coccodrillo quello del trimbulare. Non molti lo sanno, ma questo rettile anfibio comunica molto e la mamma lo può ascoltare addirittura quando l’esemplare piccolo si trova ancora all’interno dell’uovo.

L’attesissimo verso del coccodrillo, quindi il trimbulare, ha diverse caratteristiche come quelli di acuti e suoni gravi. Tra le altri curiosità sul coccodrillo possiamo sottolineare che il rettile dorme con un occhio aperto.

Il sonno del coccodrillo uniemisferico, ovvero il far riposare un emisfero celebrale alla volta. Il coccodrillo, per avere il controllo sul territorio circostante e controllare eventuali minacce o l’avvicinamento di potenziali prede, fa rimanere sveglia una metà del cervello, mentre l’altra riposa, alternando una volta una e una volta l’altra.

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Il verso della tartaruga

Svelato il mistero del verso del coccodrillo bisogna affrontare un altro grattacapo. Già, perché il verso della tartaruga attualmente non ha nome. Questo rettile, che è uno dei più antichi sulla faccia della terra, emette dei suoni simili ad un soffio per poter difendersi da eventuali predatori.

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