Arturo Paoli è morto: “Giusto tra le nazioni”, paladino ebrei durante Seconda Guerra Mondiale
Da Redazione
Luglio 13, 2015
Italo Castellani, arcivescovo di Lucca, ha reso nota la morte del religioso Arturo Paoli. “Fratel Arturo Paoli, Sacerdote e Piccolo Fratello del Vangelo, è tornato alla Casa del Padre, stanotte, alle 0,45 nella sua abitazione presso la Canonica della Parrocchia di San Martino in Vignale”. Queste le parole con cui Castellani ha comunicato la morte di Arturo Paoli.
L’arcivescovo di Lucca ha poi aggiunto: “L’Arcivescovo ringrazia il Signore per il dono straordinario che fratel Arturo è stato per la Chiesa nei lunghi anni del suo ministero in Italia e all’estero, in particolare a favore dei più poveri, e si fa vicino alla comunità dei Piccoli Fratelli del Vangelo di Spello e a tutti coloro che in questo momento, anche se illuminati dalla fede nella Risurrezione, sentono il peso dell’umanità per la scomparsa di ‘don Arturo'”.
La salma di Arturo Paoli verrà mostrata oggi e domani presso la parrocchia di San Martino in Vignale. Il religioso verrà sepolto nel cimitero di San Martino in Vignale, secondo le sue volontà.
Ricordiamo che Arturo Paoli aveva ottenuto anche il riconoscimento di “Giusto tra le nazioni” poiché si schierò in difesa di tantissimi ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Nove anni fa Paoli ottenne dall’allora Capo dello Stato Ciampi la Medaglia d’oro al valor civile poiché “nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, con encomiabile spirito cristiano e preclara virtù civica, collaborò alla costruzione di una struttura clandestina, che diede ospitalità ed assistenza ai perseguitati politici e a quanti sfuggirono ai rastrellamenti nazifascisti dell’alta Toscana, riuscendo a salvare circa 800 cittadini ebrei”.
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