Bendaggio gastrico: cos’è e perché dovrebbe essere l’ultima spiaggia

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Bendaggio gastrico

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La maggior parte delle persone che combatte contro l’obesità pensa di risolvere la situazione con il bendaggio gastrico. Ma cos’è esattamente e perché dovrebbe essere l’ultima spiaggia?

L’obesità rappresenta una vera e propria malattia contro la  quale si ritrovano a combattere sempre più persone nel mondo.

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di coloro che hanno valutato il bendaggio gastrico come soluzione alternativa al percorso di dimagrimento fatto di dieta ipocalorica, attività fisica regolare e stile di vita sano.

In realtà si tratta di una soluzione chirurgica che comporta una serie di rischi e conseguenze post-operatorie. Per questo dovrebbe essere l’ultima spiaggia.

Cos’è il bendaggio gastrico?

Il bendaggio gastrico è un intervento di chirurgia bariatrica (chirurgia dell’obesità patologica) che restringe meccanicamente lo stomaco e limita il consumo di cibo.

Dal canto suo, il restringimento dello stomaco permette di percepire la sensazione di sazietà prima del dovuto e quindi di mangiare di meno.

Nel contempo un consumo limitato di cibo coincide con un abbassamento della quota calorica ingerita a ogni pasto e quindi un dimagrimento.

Si tratta un’alternativa al bypass gastrico che riduce la produzione degli ormoni responsabili del senso di fame e aumenta la produzione degli ormoni deputati al senso di sazietà e alla resezione gastrica verticale che prevede l’eliminazione della parte sinistra dello stomaco.

Come funziona il bendaggio gastrico

Il bendaggio gastrico regolabile è un intervento chirurgico laparoscopico mini-invasivo che prevede l’inserimento di un anello in silicone intorno alla parte superiore dello stomaco.

La presenza di questo anello cambia l’aspetto dello stomaco trasformandolo in una clessidra con una tasca gastrica più piccola del normale, cioè la parte superiore dello stomaco.

Il fatto che l’anello in silicone sia collegato a un serbatoio sottocutaneo mediante un tubicino permette di gestire il bendaggio, gonfiandolo o sgonfiandolo attraverso l’introduzione di una soluzione fisiologica.

L’intervento di bendaggio gastrico quando dura? L’operazione si svolge con il paziente sedato e dura circa 45-50 minuti.

Bendaggio gastrico e rischi: perché dovrebbe essere l’ultima spiaggia?

È sicuramente uno degli interventi di chirurgia bariatrica meno complessi e invasivi per combattere l’obesità ma, nonostante ciò, il bendaggio gastrico comporta rischi, risultati diversi e recidive.

In alcuni casi la presenza del bendaggio gastrico potrebbe portare all’espansione della parte superiore dello stomaco (tasca gastrica) e a episodi di vomito. Non sono rari neanche i casi di reflusso gastroesofageo.

In qualche caso potrebbe avvenire lo scivolamento del bendaggio gastrico con sintomi di intolleranza alimentare e la richiesta di un nuovo intervento.

Pur essendo meno invasivo, però, il bendaggio resta un corpo estraneo che potrebbe provocare lesioni alle pareti dello stomaco e addirittura perforazioni, richiedendo la sua rimozione e quindi un altro intervento.

A questo si aggiunge l’eventualità che il serbatoio possa infettarsi (richiedendo la terapia farmacologica, la sostituzione o la rimozione) o il tubicino possa rompersi (implicando un nuovo intervento).

Dopo l’intervento occorre seguire una dieta liquida o semiliquida nelle prime settimane e successivamente reintrodurre gli alimenti cibi semisolidi e solidi seguendo un regime alimentare specifico.

Oltre a tutto ciò è bene considerare il costo del bendaggio gastrico, sì variabile in base al grado di obesità e al caso specifico ma non sempre accessibile a tutti (fatta eccezione per chi soffre di obesità severa che può usufruire del bendaggio gastrico gratis e cioè sostenuto dal Servizio Sanitario Nazionale).

Le alternative al bendaggio gastrico regolabile

A un primo sguardo il bendaggio gastrico regolabile sembrerebbe una soluzione veloce ed efficace per dire addio all’obesità, eppure basta considerare la procedura e i rischi per capire che non è così.

Per di più l’intervento di bendaggio gastrico richiede comunque l’attuazione di un piano alimentare e una regolare attività fisica.

Va da sé che dal momento che i candidati ideali hanno un livello di obesità iniziale, meglio se giovani, motivati e disposti a sottoporsi a controlli regolari, sarebbe meglio intraprendere un percorso ad hoc.

Prima di tutto è necessario seguire un piano alimentare ipocalorico, vario ed equilibrato, ma occorre lavorare anche sui comportamenti da tenere sia a tavola che lontano dai pasti.

È indispensabile mangiare poco, lentamente e spesso; evitare di saltare gli spuntini e i pasti; eliminare le tentazioni a portata di mano; avere a disposizione sempre qualche porzione di verdura cruda già pulita.

Alla dieta ipocalorica e alle regole alimentari è necessario associare almeno mezz’ora di attività fisica al giorno (meglio se aerobica).

Inoltre è importante recuperare uno stile di vita sano (bevendo molta acqua, limitando gli eccessi di alcol e fumo e dormendo almeno 7-8 ore al giorno).

Per ottimizzare gli sforzi e agevolare la perdita di peso, poi, è possibile fare affidamento su qualche prodotto appositamente formulato, come questo qui.

Conclusioni

La soluzione più facile non è necessariamente la migliore e la più efficace: il bendaggio gastrico è una possibilità, ma dovrebbe essere l’ultima spiaggia considerando la procedura e i rischi. Prima di candidarsi a questo intervento, quindi, sarebbe meglio provare a perdere peso in modo naturale e graduale.

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