Sindrome del tunnel carpale: ecco cos’è e come si riconosce

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È un disturbo che, purtroppo, ha colpito tantissime persone ed è piuttosto fastidioso da curare. Stiamo facendo riferimento alla sindrome del tunnel carpale, ovvero una malattia che causa un importante stato doloroso alla mano, ma anche formicolio.

Una patologia molto diffusa, che insorge di frequente tra le persone che hanno almeno 40 anni e che hanno delle abitudini ben specifiche.

Quali sono le cause

Anche se spesso la causa scatenante è legata a un trauma piuttosto che a una frattura, ma anche a delle problematiche genetiche ed ereditarie, in alcuni casi la colpa può essere relativa al fatto di svolgere dei movimenti ripetuti del polso e della mano. Basti pensare a tutte quelle persone che sono solite passare ore e ore al computer oppure che suonano degli strumenti musicali.

Il consiglio, in quest’ultimo caso, è quello di utilizzare dei mouse appositamente realizzati per evitare problematiche come la sindrome del tunnel carpale, magari dando uno sguardo ai migliori indicati su Tecnofacile.com.

I sintomi più diffusi

Come succede per buona parte delle malattie, ecco che il primo sintomo che interviene per colpa della sindrome del tunnel carpale è rappresentata dal dolore, per poi lasciar spazio anche ad altre problematiche che emergono in modo graduale, per poi farsi via via sempre più intensi.

Il dolore, di solito, si rinviene soprattutto tra il polso e il palmo della mano. Con lo scorrere del tempo, però, tende a diffondersi e a raggiungere un po’ tutta la mano, mentre sono pochi i casi in cui arriva a coinvolgere anche l’avambraccio. In determinati pazienti può estendersi fino a irradiare anche la spalla.

In compagnia del dolore, ecco che si può fare i conti anche con una sensazione particolarmente fastidiosa legata all’intorpidimento e al formicolio delle prime tre dita.

Spesso e volentieri i pazienti possono dover affrontare anche una più limitata sensibilità e una perdita di forza della mano con il passare del tempo. Successivamente, nei casi più complessi, ecco che può intervenire anche un altro problema, ovvero una debolezza che colpisce la mano e che rende complicato svolgere anche le più semplici e banali attività della quotidianità, portando ad esempio a non riuscire più a trattenere gli oggetti che possono cadere per terra.

La diagnosi

Per poter individuare un rimedio che si possa rivelare il più possibile efficace, ecco che serve per forza di cose effettuare una diagnosi corretta. Non è sufficiente riconoscere la presenza della patologia, ma è necessario fare i dovuti approfondimenti per comprendere quali sono state le cause scatenanti.

Spesso e volentieri, per riconoscere la sindrome del tunnel carpale, è sufficiente che venga svolta una ben precisa analisi obiettiva.

La figura professionale che deve effettuare tale esame è il fisioterapista piuttosto che l’ortopedico, che devono svolgere l’anamnesi, ma bisogna anche considerare e richiedere informazioni in merito alla storia del paziente. Così facendo, si va a stabilire un quadro clinico tramite un esame fisico-osservazionale.

Ci sono numerosi test che si possono effettuare e che tornano utili per riconoscere la sindrome del tunnel carpale e poterla subito differenziare e circoscrivere rispetto a dei dubbi che si possa invece trattare di altre patologie.

Come si può facilmente intuire, i test di Tinel e Phalen sono molto utili, come il test di compressione e quello di elevazione. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di normalissimi test di movimento. Il professionista può farli svolgere al paziente direttamente in laboratorio e, spesso, non serve che venga utilizzato alcun strumento specifico.

Se ci fosse comunque qualche dubbio rimasto in sospeso, prima di effettuare qualsiasi tipo di intervento chirurgico, si può tranquillamente pensare di svolgere anche altri esami specifici, come ad esempio l’elettromiografia, che serve a capire quanto è compresso un certo nervo.

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