Beppe Grillo lancia il reddito per diritto di nascita: cos’è?

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beppe-grillo-post-blogSecondo Beppe Grillo, ‘padre’ del M5S, il lavoro pagato, ovvero quello correlato alla produzione delle cose, non serve più quando si raggiunge ‘la capacità produttiva attuale’. Il comico e il politico genovese ha parlato a lungo, sul suo blog, di una nuova modalità di sussistenza, che certamente non sarà gradita a benpensanti e intellettuali come Vittorio Sgarbi, acerrimi nemici di misure simili al reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia dei pentastellati.

‘Società senza lavoro’

In un post intitolato ‘Società senza lavoro’, Beppe Grillo parla di lavoro, reddito di cittadinanza e di un nuovo sostegno economico alle persone: il ‘reddito per diritto di nascita’. Di cosa si tratta? Il fondatore del MoVimento scrive che ‘siamo davanti ad una nuova era, il lavoro retribuito, e cioè legato alla produzione di qualcosa, non è più necessario una volta che si è raggiunto la capacità produttiva attuale. Si vuole creare nuovo lavoro perché la gente non sa di che vivere, si creano posti di lavoro per dare un reddito a queste persone, che non avranno un posto di lavoro, ma un posto di reddito, perché è il reddito che inserisce un cittadino all’interno della società’.

Il problema è davvero il lavoro?

Grillo poi spiega come dovrebbe funzionare la nuova misura: ‘Una società evoluta è quella che permette agli individui di svilupparsi in modo libero, generando al tempo stesso il proprio sviluppo. Per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza: un reddito, per diritto di nascita’. Non bisogna, secondo Grillo, riflettere molto sulla carenza di lavoro. Tutti ‘per rispondere a questa crisi, per uscirne fuori, tutti cercano il lavoro. Ma siamo sicuri che il problema sia davvero il lavoro? Io penso di no. Il lavoro serve a produrre merci e servizi per soddisfare i bisogni dell’uomo. La nostra era è senza precedenti proprio per la sovrabbondanza di merci e servizi che abbiamo. Abbiamo una capacità produttiva che è di gran lunga superiore alle nostre necessità’.

Andrea Bellelli taccia Grillo di disinformazione

Un’altra riflessione che farà discutere. Beppe Grillo posta spesso le sue opinioni sul suo blog, ricevendo commenti favorevoli e critiche. Di recente, ad esempio, è stato demonizzato da Andrea Bellelli, professore ordinario di Biochimica all’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Il docente ha dichiarato, dalle colonne del Fatto Quotidiano, che il comico e politico ligure fa spesso disinformazione su temi delicati e importanti del mondo della sanità. Il bersaglio di Bellelli è, in particolare, l’articolo ‘Business Sanità: Mercato Infinito’. Secondo lui, il post di Grillo è un ‘compendio di disinformazione’ perché “insinua che i medici spendano troppo, che prescrivano farmaci e analisi inutili o dannosi, cita in ordine sparso dati molto diversi tra loro, dal numero degli interventi chirurgici negli Usa a quanto i medici siano influenzati dalla pubblicità delle industrie farmaceutiche; condisce questi dati con opinioni e luoghi comuni sulla spersonalizzazione del paziente ricoverato o sul paternalismo del rapporto tra medico e paziente, e con affermazioni retoriche del tipo ‘Se hai una malattia che per essere curata ha bisogno di trattamenti speciali e tecniche particolari, lo Stato non può non curarti’, rivendicando il pareggio di bilancio”.

Alla fine del lungo articolo, il docente dice che il recente successo elettorale del M5S ‘non dimostra che Beppe Grillo ha ragione o che non è populista: dimostra soltanto che la sua strategia comunicativa è efficace nel raccogliere voti…’. Anche il professore della Sapienza ha espresso la sua opinione sul trionfo pentastellato alle elezioni. Avanti il prossimo scettico.

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