Chi fuma lo sa bene. Quando lo Stato vuol fare cassa tende sempre a rialzare il prezzo delle sigarette. A breve subiranno rincari anche le sigarette low cost, ovvero quelle che costano tra i 4,20 euro e i 4,40 euro
Il Ministero dell’Economia, a breve, provvederà a ritoccare il prezzo di alcune marche di ‘bionde’ di fascia bassa, adottando il decreto sull’onere fiscale minimo. Si tratta essenzialmente dell’attuazione di una norma contenuta nella Riforma del Fisco, che permette all’Amministrazione dei Monopoli di Stato di incrementare il costo delle sigarette senza attendere l’ok del Parlamento. Si ipotizza, dunque, che il prezzo delle suddette sigarette aumenterà mediamente di 30 centesimi. Rischiano di sborsare più denaro, quindi, i fumatori di Gauloises, Chesterfield, Merit, John Player Special e Marlboro.
L’aumento del prezzo delle sigarette farà gioire medici ed oncologi, sempre favorevoli a misure del genere per distogliere i fumatori dalle ‘bionde’. La nuova stangata, ovviamente, non va giù alle aziende che producono sigarette che potrebbero invocare una clausola della legge per evitare l’aumento del prezzo delle sigarette. La riforma, infatti, prevede che il Governo può aumentare le tasse solo se non è stato esaltante il gettito fiscale proveniente dalle sigarette. Nel 2015, invece, nelle casse dello Stato è entrato più denaro rispetto all’anno precedente.
