Ictus: una scossa elettrica basterebbe a far ritrovare il movimento

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Come ben si sa, purtroppo una delle conseguenze più gravi e permanenti che può accompagare una persona colpita da ictus cerebrale è l’immobilizzazione di un arto, o la perdita di uno dei sensi, causata dall’emorragia che praticamente va a danneggiare in modo più o meno definitivo un’area del cervello. Il recupero a oggi è quasi impossibile, ma sicuramente la ricerca, in particolare quella italiana, sta facendo grossi passi avanti.

Un gruppo di ricerca della Università Milano-Bicocca avrebbe recentemente studiato il modo di stimolare la ripresa del movimento dopo l’ictus, grazie all’aiuto di una semplice piccola scarica elettrica, che andrebbe con molta precisione indirizzata nell’emisfero sinistro del cervello, la parte cioè che ha il compito di coordinare i movimenti volontari del nostro corpo. Sono stati presi in esame sei pazienti colpiti da ictus, che in effetti dopo essere stati sottoposti alla suddetta scossa hanno ripetuto buona parte dei gesti che i medici ricercatori li stimolavano e invitavano a riprodurre.

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