Orologi automatici come funzionano

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Orologi automatici

Il mondo degli orologi sportivi da uomo è ricco di spunti e richiede un certo grado di competenza per potersi muovere in maniera propria tra una miriade di modelli e funzioni diverse.

Nonostante il passare degli anni, l’orologio resta tratto distintivo maschile, un accessorio in grado di regalare stile e carattere alla persona che lo indossa.

Non è più solo questione di utilità pratica, la nostra epoca è infatti popolata da numerosi device in grado di mostrare l’ora esatta, ciò che portiamo al nostro polso però ci rappresenta e definisce i nostri gusti, una sorta di biglietto da visita che merita di essere conosciuto in maniera approfondita.

Non tutti, ad esempio, sanno come funzionano gli orologi automatici, scopriamolo insieme.

Cosa sono gli orologi automatici

Quando ci si riferisci agli orologi automatici o a quelli che, in generale, funzionano tramite un meccanismo interno. Sono orologi in grado di caricarsi da soli grazie ai movimenti del braccio e del polso, in modo che la persona possa caricarli con il semplice utilizzo di tutti i giorni.

Come appare ovvio, questo tipo di tecnologia risulta particolarmente pratico e anche ecologico, non richiede infatti all’utente la sostituzione della batteria, con conseguente risparmio in termini economici e di impatto ambientale.

Il fatto però che questi orologi non vadano caricati a cadenza quotidiana non significa che non necessitino di adeguata manutenzione e controlli periodici.

Come mantenere la carica

Buona norma è quella di cercare di tenere il braccio in movimento. L’orologio al suo interno presenta un peso interno oscillante detto rotore, che si muove a seconda dei movimenti del polso.

Il rotore, a sua volta, è connesso a meccanismi in collegamento con la molla principale, che ne risulterà dunque caricata. La molla è in grado di immagazzinare un certo quantitativo di energia e di sprigionarla per tenere in funzione il nostro orologio. Nel caso di una situazione di stasi protratta, la molla perde la sua carica.

Considerate che, orientativamente, un orologio automatico mantiene la carica per circa 48 ore.

Muovere il braccio durante l’attività quotidiana è l’ideale, questi modelli sono invece sconsigliati a chi pratica sport che sollecitano il polso con troppi movimenti, pensiamo al tennis, il meccanismo automatico dell’orologio potrebbe infatti risultare danneggiato da tanta sollecitazione.

Anche gli orologi automatici richiedono una carica manuale di tanto in tanto. Tale operazione deve essere svolta togliendo l’orologio dal polso.

Per eseguire la carica bisogna individuare per prima cosa la corona, si tratta di una sorta di bottoncino che troviamo sul fianco destro. Tale bottone non deve essere estratto per caricare il meccanismo dell’orologio, basterà girare la rotella.

Di solito la rotella può essere estratta, arrivando ad assumere ulteriori due posizioni, relative alla regolazione di ulteriori funzioni quali quelle, per esempio, relative al datario.

Per effettuare la carica in modo corretto, la corona deve essere ruotata in senso orario, delicatezza d’obbligo, quindi fate attenzione.

Saranno sufficienti circa 30 rotazioni. Gli orologi automatici moderni non presentano rischi circa eventuali sovraccariche, però è sempre buona norma effettuare movimenti morbidi fermandosi al primo segno di resistenza.

Prima di riutilizzare l’orologio al polso è necessario rimettere la corona nella posizione originaria.

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