Palermo, blitz antimafia: arrestato erede Totò Riina

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A Palermo eseguita una maxi operazione antimafia che ha portato all’arresto di ben 46 pregiudicati. Tra questi spicca il nome di Settimo Mineo, erede del boss Totò Riina. Smantellata quindi con successo la nuova Cupola di Cosa Nostra.

L’arresto dell’erede di Totò Riina

La maxi operazione eseguita dal comando dei carabinieri di Palermo ha portato all’arresto di ben 46 personaggi della mafia locale. Un vero colpo per la nuova Cupola di Casa Nostra nella quale era a capo colui il quale è definito l’erede di Totò Riina, Settimo Mineo.

Settimo Mineo è stato arrestato insieme agli altri 45 pregiudicati con l’accusa di associazione a delinquere a stampo mafioso, tentata estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento per incendio e porto abusivo d’armi.

Chi è Settimo Mineo

Settimo Mineo ha 80 anni e è titolare di un’importante gioielleria sita al centro della città di Palermo. Tra gli arrestati è il boss più anziano della mafia siciliana e viene considerato l’erede di Totò Riina e capo del mandamento dei Pagliarelli.

L’anziano era stato già condannato, in passato, a 5 anni di carcere a conclusione del maxi processo designato da Giovanni Falcione. Settimo Mineo, inoltre, 12 anni fa è stato tratto nuovamente in arresto e dopo una condanna di 11 anni è tornato in libertà.

L’inchiesta, condotta dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha fatto emergere, come riportato da palermotoday.it, che il nuovo boss aveva paura di essere intercettato e quindi non utilizzava telefoni cellulari. Inoltre, la nuova riorganizzazione di Cosa Nostra, che da molti anni non si riuniva, era stata programmata per il prossimo 29 maggio.

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