Il neo governatore della Campania, Vincenzo De Luca ha formato e presentato la Giunta regionale, che potremmo definire ‘in rosa’, visto che è composta da 6 donne e 2 soli uomini. De Luca ha presentato la nuova Giunta dopo che il Tribunale di Napoli ha accolto il suo ricorso avverso il decreto del Governo che disponeva la sospensione dalla carica in virtù della legge Severino.
La presentazione della nuova Giunta campana è avvenuta a Palazzo Santa Lucia, durante una conferenza stampa. Tra i neo assessori regionale ricordiamo Lidia D’Alessio (assessore al Bilancio), Valeria Fascione (assessore alle Start-up e internazionalizzazione), Serena Angioli (assessore ai Fondi europei), Lucia Fortina (assessore alla Scuola e pari opportunità), Sonia Palmieri (assessore al Patrimonio e risorse) Chiara Marciani (assessore alla Formazione e lavoro) e Amedeo Lepore (assessore alle Attività produttive).
Il vicepresidente della Regione Campani sarà Fulvio Bonavitacola; il presidente De Luca, invece, ha deciso di tenersi le deleghe a Cultura, Trasporti, Agricoltura e Sanità. Capo di gabinetto è il consigliere di Stato Sergio De Felice. Francesco Caruso (delega ai rapporti internazionali e con l’Unesco), Sebastiano Maffettone (Cultura), Mauro Mustilli (consigliere finanziario) e Paolo De Ioanna (rapporti amministrazioni centrali) sono invece i 4 consiglieri del presidente. La prima seduta del Consiglio regionale si svolgerà il prossimo 9 luglio, quando saranno già operative tutte le nomine.
“E’ una valanga rosa, sei assessori su otto sono donne, abbiamo preservato la quota azzurra per due uomini. Credo di aver mantenuto l’impegno di dare vita ad una giunta al di fuori di ogni logica del mercato della politica, ma rispettando il criterio dell’assoluta autonomia del presidente, una squadra aperta alla società civile e alle competenze professionali in vista dei compiti faticosi che ci attendono già in queste ore”, ha dichiarato de Luca dopo aver presentato la sua Giunta.
Il neo governatore della Campania sottolinea che la nuova Giunta campana è “equilibrata con giovani professionisti e docenti universitari di consolidata esperienza e una serie di figure fresche, persone che hanno cominciato a guadagnare soltanto grazie alla propria fatica. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro”.
Chissà cosa penserà Renzi, ora? Il premier aveva tentato di mettere i bastoni tra le ruote a De Luca, adottando un decreto di sospensione dalla carica in base alla legge Severino, una legge che secondo De Luca “viola la Costituzione perché vale per i sindaci e i dirigenti e non per la casta di deputati, senatori e ministri”.
Il governatore campano, lo scorso maggio, aveva querelato Rosy Bindi, presidente dell’Autorità anticorruzione, in quanto lo aveva annoverato nella lista degli ‘impresentabili’: “Deve rispondere davanti al giudice di un atto che io giudico infame sul piano politico, volgare sul piano umano e anticostituzionale sul piano istituzionale. L’atto che ha compiuto è di una gravità inaudita. È un atto che sarebbe considerato eversivo anche in un Paese dell’America latina”.
De Luca, governatore della Campania ‘salvato’ dal Tribunale di Napoli ha un bel caratterino e, quando c’è da criticare non si tira indietro. Tempo fa, ad esempio, attaccò anche lo scritto Roberto Saviano, affermando: “Io credo che Saviano abbia grandi meriti ma anche un grande limite, sta innamorandosi del suo personaggio e della sua immagine. In qualche momento sembra che abbia bisogno di inventarsela, la camorra, anche dove non c’è, altrimenti rimane disoccupato”.
