Navigatore satellitare lo porta su una strada pedonale: auto incastrata

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Navigatore satellitare lo porta in una strada stretta: la Volvo non esce più

Navigatore satellitare lo porta in una strada stretta: la Volvo non esce piùFidarsi del navigatore satellitare sì, ma non troppo. Spesso tali ‘diavolerie tecnologiche’ possono causare seri danni e addirittura mettere in pericolo la propria incolumità. Ne sa qualcosa un 40enne di Pavia, ma originario di Milano, che si è fidato ciecamente del suo navigatore satellitare ed è finito con la sua auto in una strada pedonale molto stretta, che comprende anche uno scalone. Il 40enne aveva deciso di trascorrere un po’ di tempo sul lago di Como, precisamente a Carate Urio, ed aveva seguito pedissequamente le indicazioni del suo navigatore, senza rendersi conto che il percorso intrapreso stava diventando molto pericoloso. L’uomo era entrato così, con la sua grossa Volvo, in via De Cristoforis, una piccola strada che, a un certo punto, diventa una strada per muli, piena di gradoni e pietre. Il conducente sbadato e troppo fiducioso verso il suo apparecchio hi-tech non si è fermato in tempo ed è finito con la sua Volvo bianca, comprata solo 4 mesi fa, in un punto strettissimo.

Volvo danneggiata

La macchina del 40enne lombardo è rimasta incastrata e il conducente, impaurito, ha chiesto subito aiuto. Per portare via la Volvo da quel punto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Un’operazione durata circa 5 ore.

Il conducente della Volvo è entrato in una strada pedonale ed è rimasto incastrato. Dovrà certamente portare la macchina dal carrozziere, visto che entrambe le fiancate hanno riportato lesioni con lo sfregamento sui muri laterali.

Quando ha visto i vigili del fuoco, lo sbigottito 40enne ha detto: ‘Colpa del navigatore satellitare’. I pompieri, con la santa pazienza, hanno iniziato a lavorare davanti alla folla di curiosi. Episodi del genere non capitano certo tutti i giorni.

Il navigatore, secondo il conducente della Volvo, non avrebbe segnalato la strada pedonale. Per il dispositivo, insomma, quella è una strada normale, dove possono transitare anche auto e moto. Mah…

Occhio agli errori

Episodi simili in passato non accadevano perché per raggiungere destinazioni che non si conoscevano ci si fidava dell’intuito e si chiedevano indicazioni alle persone. Oggi, in questa società complessa, ci si fida solo della tecnologia e, pur di non chiedere informazioni alle gente, spesso si commettono errori molto gravi.

I navigatori satellitari non sono infallibili. Bisogna esserne coscienti. Nel 2011 suscitò scalpore la storia di una famiglia finita nel fiume Feltrino. A bordo dell’auto c’erano 4 persone, tra cui un’anziana, un bimbo di 2 anni e una donna incinta. La vettura si riempì di fango. Anche in tale caso, l’incidente fu conseguenza delle indicazioni errate del navigatore satellitare.

Oggi anche gli autisti dei tir usano i dispositivi gps per lavorare ed anche loro, anzi soprattutto loro, devono prestare molta attenzione. Un autista slovacco, 4 anni fa, era finito col suo tir, pieno di bottiglie, in una strada impercorribile e sterrata in provincia di Asti. Anche lui si era fidato del navigatore satellitare. Invece di prendere la strada provinciale di Portacomaro, si era ritrovato in un punto malagevole in località Poggio.

L’autista del tir, una volta compreso l’errore, voleva fare marcia indietro ma non ci riusciva. A salvare lo slovacco erano stati i vigili del fuoco, chiamati da un residente che aveva assistito alla scena.

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