Oggi, 21 marzo 2016, Google ha voluto dedicare un doodle alla ‘poetessa dei Navigli’ Alda Merini, che avrebbe compiuto 85 anni
Motore di ricerca ricorda scrittrice nell’85esimo anniversario della nascita
Il più importante motore di ricerca ha voluto omaggiare una poetessa che meritava più successo, visto il suo talento. La Merini è stata presa poco in considerazione in Italia e nella sua Milano. Non è stata tutta rose e fiori la vita di Alda, scomparsa nel 2009, anzi è stata piena di spine. Google ha scelto la celebre immagine che ritrae la Merini con una sigaretta in mano e l’immancabile collana di perle al collo; dietro un ponte di ferro, quello dei Navigli, che osservava spesso e che l’hanno ispirata. La poetessa non è stata encomiata come avrebbe meritato forse per il suo viavai nei manicomi, negli anni ’60 e ’70. Era una persona troppo sensibile e incline alla depressione, che non riuscì mai a trovare un equilibrio nella vita. I suoi versi, però, riecheggeranno sempre nella mente e nel cuore di tutti. Non si possono dimenticare parole come quelle che campeggiavano sulla home page del sito personale della ‘poetessa dei Navigli’:
“Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace di cambiare di misura”.
Sigarette e scrivere poesie: le passioni di Alda
Milanese doc, Alda Merini iniziò a scrivere poesie sin da giovane. Fu Giacinto Spagnoletti a farla conoscere nel mondo della poesia e della letteratura italiana. Sono passati 7 anni dalla morte, ma la Merini è certamente uno dei poeti più apprezzati e studiati in Italia. Sono state realizzate anche opere teatrali sulla sua vita e sulle sue splendide ed emozionanti poesie. Alda ottenne molti premi in ambito nazionale ed internazionale ma ne avrebbe meritati di più. La poetessa ha vissuto fino alla fine della sua vita al secondo piano di uno stabile milanese. Dalla sua abitazione si vedevano i Navigli. Gli unici conforti di Alda erano le sigarette e scrivere poesie. Nel corso di un’intervista rilasciata a L’Espresso confessò:
“Oggi per esempio vorrei che qualcuno mi andasse a comprare le sigarette, perché io non ho mai smesso di fumare e di sperare”.
