Antartide, ricercatore impazzisce e cerca di uccidere il collega

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Fonte foto: foxnews.it

Gesto di pura follia in Antartide dove un ricercatore ha accoltellato un suo collega. Fortunatamente, si è sfiorata la tragedia e l’uomo colpito si è salvato. Il movente del gesto sarebbe legato al finale di un libro di gialli.

Il gesto di Sergey Savitsky

Il gesto di Sergey Savitsky, ricercatore di 55 anni sarebbe additato a un crollo emotivo e legato al finale di un libro. A quanto pare, secondo 47news.ru il 55enne avrebbe perso la testa dopo che il suo collega Oleg Beloguzov gli avrebbe svelato il finale di un libro giallo che stava leggendo.

I due uomini erano da sei mesi insieme nella stazione di ricerca sita a Bellingshausen, presso l’isola di King George, in Antartide. Secondo quanto emerso, lo scorso 9 ottobre, Savitsky, al seguito di una furibonda lite causata dall’anticipazione della trama finale del libro, si sarebbe recato in cucina, avrebbe preso un coltello e senza pensarci troppo ha pugnalato al petto Beloguzov.

Miracolosamente il ricercatore si è salvato

Miracolosamente il ricercatore si è salvato. Trasportato d’urgenza in un ospedale del Cile, ha riportato una profonda ferita, ma la lama non gli ha lesionato parti vitali. L’ingegnere tecnico è stato tratto in arresto ed è stato proprio lui che si è consegnato al direttore della stazione di ricerca.

Il 55enne, attualmente è agli arresti domiciliari e in attesa di essere processato e conoscere l’entità della sua condanna. L’uomo ha rilasciato delle dichiarazioni su alcuni quotidiani locali, alle quali ha confessato di essere davvero dispiaciuto per il drammatico accaduto e che non voleva assolutamente arrecare danno al collega, che nella stazione di ricerca ha il compito di saldare le apparecchiature elettriche.

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