Asma colpisce il 10% dei bimbi italiani, trattarla per evitare cronicizzazione

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Asma cronica causa assenze a scuola

Asma cronica causa assenze a scuolaE’ stato stimato che l’asma, comune patologia respiratoria, colpisce il 10% dei bimbi italiani e che rappresenta una delle maggiori ragioni per cui i piccoli fanno assenze a scuola. Eppure la patologia si può benissimo controllare con semplici accorgimenti. Trattare in tempo l’asma significa evitare la sua cronicizzazione. Sebbene la patologia sia facilmente controllabile, non va assolutamente trascurata.

Asma: quando si manifesta?

Generalmente l’asma colpisce subito, già durante i primi anni di vita, con tosse continua e problemi respiratori. I sintomi della malattia respiratoria, comunque, sono diversi e, in uno stesso soggetto, possono mutare col tempo.

I bambini asmatici si riconoscono subito per il loro respiro ‘sibilante’ e la tosse persistente, che dà fastidio specialmente di notte. Lo sanno bene anche i genitori, spesso costretti a fare le notti ‘in bianco’ a causa del disturbo dei figli. Per molti bimbi, la tosse secca e perdurante può rappresentare l’unico sintomo dell’asma bronchiale.

‘Dimmi come tossisci, ti dirò che asma hai’, si dice. Beh, tale detto non è sbagliato, infatti se un bimbo tossisce spesso e non riesce a respirare correttamente è meglio portarlo subito dal pediatra o da un allergologo.

Tosse notturna e insistente

Dopo aver esaminato i sintomi del piccolo, lo specialista potrà verificare la tipologia del disturbo respiratorio. La tosse secca e insistente nelle ore notturne, ad esempio, è un’avvisaglia di asma.

Lo specialista, dopo una breve visita, potrà capire se il piccolo è affetto da asma intermittente (tosse e respiro ‘sibilante’ episodici), asma lieve persistente (tosse e problemi respiratori danno fastidio nello svolgimento della attività giornaliere. Tali disturbi si presentano generalmente 1-2 volte a settimana) o asma moderato/grave (tosse e problemi respiratori continui).

I bambini con asma moderato-grave in genere fanno molte assenze a scuola per i loro fastidiosi disturbi. I piccoli pazienti non riescono a prendere fiato, non riescono a respirare correttamente, a parlare e, addirittura, mangiare. L’asma grave colpisce circa 5% dei bimbi asmatici. Con alcune cure e atteggiamenti virtuosi, comunque, è possibile rendere normale anche la vita di chi soffre di asma grave.

I fattori che possono causare una crisi asmatici sono numerosi, come polvere a casa, peli di animali, allergie, infezioni, fumo, spray, odori strani sport, sforzo fisico, inquinamento atmosferico. Molti asmatici sono sensibili a diversi allergeni. Tale sensibilità, spesso, tende ad aggravarsi.

Evitare il fumo di sigaretta

Il fumo di sigaretta, che provoca numerose malattie, più o meno gravi, è anche un nemico per chi soffre di asma. E’ stato dimostrato che le sigarette fanno peggiorare la patologia e rendono quasi vane le terapie farmacologiche.

Nonostante i danni provocati dal fumo non è raro vedere soggetti asmatici che fumano sigarette. Sembrerà strano ma è così. Inutile dirlo, ma tale atteggiamento è a dir poco erroneo. L’asmatico che fuma ‘bionde’ va incontro a una serie di problematiche. In primis la patologia si aggrava e ci possono essere complicazioni spesso ridimensionate per non rinunciare al fumo.

Quanto detto vale anche per il fumo passivo. Un soggetto asmatico deve assolutamente stare alla larga dai tabagisti per evitare complicazioni, come una maggiore frequenza di crisi asmatiche. Oltre 300 milioni di persone, al mondo, soffrono di asma. Tale numero aumenterà proprio perché è in costante aumento il numero di fumatori.

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