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Cannabis terapeutica in farmacia esalta operatori del settore

Da Redazione

Aprile 23, 2018

Cannabis terapeutica in farmacia esalta operatori del settore

cannabis terapeutica scarseggia nelle farmacieLa cannabis terapeutica è approdata nelle farmacie italiane da poco tempo in forme diverse (olio, capsule, tisana o vaporizzata) ma ha suscitato un grande interesse in chi opera in tale settore. Si prevede che in futuro si venderà molta cannabis terapeutica nel Bel Paese. ‘La terapia è agli albori in Italia ma ci aspettiamo un incremento del numero delle prescrizioni superiore al 300% in tempi brevi. In Paesi come ad esempio l’Israele e la Germania, oppure l’Olanda che è anche l’unica nazione che la produce e la vende in Europa, è già molto diffusa e collaudata come terapia’, ha detto il farmacista Marco Bresciani, che ha promosso il corso di formazione ‘tecnica e legislazione delle preparazioni in cannabis’, a Bologna.

Cannabis terapeutica ottima anche per trattare crisi epilettiche

Bresciani ha ricordato che la cannabis terapeutica è prescritta per trattare varie forme di spasmi e dolori, anche dovuti a patologie importanti come Alzheimer, Parkinson e tumori. Gli esperti del settore hanno detto a Bologna: ‘Ottimi risultati, anche superiori alle terapie classiche, nei casi di crisi epilettiche dei bambini’.

Secondo Bresciani ‘la cannabis terapeutica disponibile nelle farmacie è molto diversa dalla canapa venduta ne cannabis-shop. Infatti la forma terapeutica viene coltivata esclusivamente indoor da piante clonate e le produzioni sono perciò standardizzate, i principi attivi controllati e tarati a scopo terapeutico; l’altra invece deriva dalla canapa industriale, la stessa che si usa per farne tessuti e non contiene sostanze attive’.

Difficile trovarla

In Italia la cannabis terapeutica dovrebbe essere commercializzata nelle farmacie ma c’è chi protesta perché è arduo, almeno per il momento, trovarla. A gennaio avevano fatto sentire la loro voce i pazienti e le associazioni che li rappresentano, come la Cild e i Radicali italiani.‘Per i malati diventa sempre più difficile, se non impossibile, trovare i prodotti prescritti dai medici curanti e non interrompere le cure in corso’, avevano esclamato.

L’avvocato della Cild (Coalizione italiana libertà e diritti civili) Gennaro Santoro aveva precisato che ‘il problema c’è da giugno 2017. Il Ministero della Salute ha fatto degli errori di valutazione rispetto ai quantitativi di cannabis che sarebbero stati necessari per soddisfare la domanda del 2017 e di inizio 2018, con un trend in consistente crescita. Sapeva cha la produzione dello Stabilimento farmaceutico militare di Firenze, l’unico centro italiano autorizzato alla coltivazione, non sarebbe stata sufficiente. E pur conoscendo il limite massimo messo dall’Olanda alle esportazioni, 250 chili, non ha provveduto per tempo a incrementare l’approvvigionamento. Solo a novembre, attraverso il ministero della Difesa, è stata bandita una gara d’appalto per reperire altri 100 chili e arginare le necessità immediate… Le scorte sono pressoché finite. Troppi pazienti da mesi si devono arrangiare come possono’.

La Cild raccomanda ad ogni malato di diffidare il Ministero della Salute e l’Asl del luogo di residenza. Basta compilare un normale modulo reperibile anche sul sito della Cild (www.cild.eu). ‘In questo modo un paziente lasciato senza terapia chiede formalmente ai referenti di adempiere ai loro obblighi, fornendo i preparati introvabili in farmacia, entro 15 giorni. Inoltre, nel caso in cui non si provveda, il malato annuncia l’intenzione di promuovere una causa civile per i danni derivati dall’interruzione di un servizio pubblico, la fornitura dei farmaci a base di cannabis’, ha aggiunto l’avvocato Santoro.

Prescrizione del medico necessaria

Per comprare la cannabis terapeutica serve ovviamente la prescrizione del medico, oltre ai buoni motivi. Nonostante ciò, dal momento dell’approdo della sostanza nelle farmacie italiane, si è registrato un boom di richieste. Qualcosa di inaspettato. Il ministro della Salute Lorenzin aveva detto: ‘L’obiettivo che coglieremo è di garantire il soddisfacimento dell’intero fabbisogno nazionale di circa 350 kg, senza più ricorrere all’importazione da altri Paesi Ue’.

Viste le enormi richieste di cannabis terapeutica, sarà necessario autorizzare anche i privati alla coltivazione e alla trasformazione in medicinale.

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