Botta e risposta tra il ministro Boschi e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. La prima aveva affermato che chi contesta il Governo non fa altro che mettere il Paese nelle nelle mani di Salvini e Grillo
“L’importante è che la Boschi e i suoi ci facciano votare al più presto. Renzi a parole sta ribaltando il mondo, a sentirlo nei tg ha già cambiato l’Italia, ma poi spegni la tv e la vita vera è tutta un’altra musica. Basta guardare i dati sull’occupazione di settimana scorsa”, ha replicato Matteo Salvini alla Boschi, sottolineando che il Governo è bravo a parole, ma i fatti ancora si devono vedere.
Il premier Renzi, dal Giappone, si dice pronto al dibattito: “Discutiamo ma a condizione che non si rimetta in discussione il fatto che i nuovi senatori non avranno lo stipendio. Su questo non si può tornare indietro. Sono pronto a trattare, ma solo per fare un accordo e non per far saltare tutto. Andremo fino in fondo e faremo il referendum in cui i cittadini diranno sì o no alla riforma del Senato“.
Certo, il ministro Boschi poteva andarci più piano con le parole, non fosse altro per la carica che riveste. E’ inammissibile definire “destre populiste” il M5S e la Lega Nord. Comunque, dalla parte della Boschi ci sono tutti i renziani. La Serracchiani ha affermato: “Chiedo a tutto il Pd, minoranza compresa, di respingere questo rischio“. Insomma, il Pd teme la Lega Nord e il M5S. Perché? Forse si sente tallonato e sa che, prima o poi, uno dei due partiti andrà al Governo? Al Pd interessa la riforma costituzionale, ora, e se riforma non fosse finirebbe la legislatura: Renzi lo ha evidenziato più volte. L’obiettivo numero uno del premier, dunque, è quello di ricompattare il suo partito. Non sarà facile.
