Corruzione, pene più severe e dilazione termini di prescrizione: Renzi e Orlando all’opera

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Oggi, alle 18, si svolgerà a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri incentrato sul tema dell’anticorruzione, convocato da Matteo Renzi alla luce dello scandalo ‘Mafia Capitale’.

Secondo le prime indiscrezioni, il premier e il ministro della Giustizia Andrea Orlando hanno intenzione di introdurre pene più severe per i reati di corruzione e la dilazione dei termini di scadenza per la prescrizione.

Il ddl anticorruzione prevede pene più pesanti per tutti i reati di corruzione e l’allungamento della prescrizione. Relativamente al patteggiamento, invece, l’articolo 4 del ddl prevede che per ogni reato di corruzione “l’ammissibilità della richiesta è condizionata all’ammissione del fatto da parte dell’imputato e alla restituzione integrale del prezzo o del profitto del reato”. In soldoni, il patteggiamento è ammesso solamente qualora venga ammesso il delitto e venga restituito il denaro.

In base al suddetto ddl, inoltre, chi ha intenzione di collaborare con la giustizia vedrà diminuire la pena da un terzo alla metà. Più rigida anche la disciplina relativa alla  confisca dei beni: al condannato verranno confiscati tutti i beni di cui non saprà comprovare la provenienza.

Lo Stato si muove per contrastare la corruzione. C’era bisogno di uno scandalo come ‘Mafia Capitale’?

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