Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, non ha certamente usato mezzi termini su Twitter nel riferirsi all’ondata di migranti che – a suo dire – è guidata dal partito democratico. I migranti, partiti dall’Honduras, stanno compiendo quella che è una vera e propria marcia attraverso l’America Centrale, ma potrebbero frenare il proprio percorso se il presidente dovesse decidere di chiudere il confine Usa-Messico.
L’attacco mosso al partito democratico
Il principale artefice dell’ondata migratoria è, secondo il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, il partito democratico. Il tycoon ha attaccato il partito, reo – a suo dire – di volere i confini aperti e le leggi deboli esistenti.
Inoltre, grande complicità nella vicenda è data dal mancato pugno di ferro dei leader dei paesi dell’America Centrale: “I leader di Guatemala, Honduras ed El Salvador stanno facendo poco per impedire che questo grande flusso di persone, compresi molti criminali, entri dal Messico negli Usa”, ha dichiarato il presidente in un lungo sfogo su Twitter, che ha – naturalmente – diviso l’opinione pubblica in due.
La minaccia di chiudere il confine Usa-Messico di Donald Trump
Data questa situazione, che vede una grande marcia di migranti partire dall’Honduras e dirigersi verso gli Stati Uniti, il presidente si dice pronto a chiudere il confine Usa-Messico per fermare questa situazione migratoria.
Quella annunciata su Twitter sembra essere molto più che una semplice minaccia: “Oltre a fermare tutti i versamenti a questi Paesi, che sembrano non avere quasi nessun controllo sulla loro popolazione, devo nei termini più forti chiedere al Messico di fermare questo attacco violento. Se non sarà capace farò una telefonata all’esercito Usa e chiuderò il nostro confine meridionale”.
