Il Governo inizia la crociata contro gli esami inutili, volendo sanzionare tutti i medici che prescrivono tanti, troppi, esami che in realtà non servono. Tutto ciò rappresenta, infatti, un danno per le casse dello Stato
Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha nelle ultime ore evidenziato che bisogna sempre agire nel rispetto del principio dell’adeguatezza nel campo della Sanità. La Lorenzin, durante una discussione promossa a Sorrento, incentrata sull’ambito sanitario, ha sottolineato il suo ‘no’ agli sprechi sugli accertamenti clinici: “La mia missione è quella di dare cure a tutti, e per farlo dobbiamo eliminare gli sprechi, che sono tantissimi, e accanto agli sprechi ci sono gli abusi. Questo decreto che sta dentro l’intesa della Conferenza Stato-Regioni che si è siglato a luglio ma che ha avuto un lunghissimo travaglio, introduce, per quanto riguarda l’aspetto dell’appropriatezza, alcune misure. L’appropriatezza vuol dire dare la cura o fare la diagnosi giusta, efficace e sicura, al singolo paziente in base anche al servizio che si ha a disposizione. L’analisi che non viene fatta non è inutile, non doveva proprio essere fatta”.
Il ministro ha poi ricordato la sua esperienza. Uno dei suoi gemellini ha avuto, infatti, il reflusso dopo qualche mese dalla nascita: “Come tutte le mamme ho avuto un’apprensione fortissima per mia figlia e ho chiamato più volte il pediatra che mi ha detto: ‘Ministro la bambina ha il reflusso, potrei anche fare un’ecografia ma quello che troviamo già lo so’. Ho dato retta al mio medico perché ho fiducia in lui, la bambina ha fatto il suo percorso ed ora sta bene”.
La Lorenzin ha spiegato che tutto il denaro che verrà risparmiato tagliando gli esami inutili verrà impiegato, ad esempio, per l’acquisto di apparecchi sofisticati di cui molti nosocomi italiani hanno bisogno, oppure per consentire a molti pazienti di acquistare i farmaci per la cura dell’epatite C.
