Federico Garcia Lorca: un poeta arguto ed eclettico stroncato dalla dittatura franchista
Da Redazione
Agosto 31, 2016
Sono passati 80 anni dalla morte del celebre poeta spagnolo Federico Garcia Lorca, morto in circostanze misteriose il 19 agosto 1936. Non si conosce, infatti, il luogo dove si trovano i resti del poeta andaluso, nato il 5 giugno del 1898 a Fuente Vaqueros. Di seguito un’interessante infografica che permette di conoscere meglio la vita del noto poeta spagnolo. Ringraziamo Stampaprint (azienda leader nel campo della stampa e della grafica pubblicitaria) per avercela fornita.
Dove sono i resti di Federico Garcia Lorca?
Dopo tanti anni, ancora si deve fare luce sulla morte di Garcia Lorca. Per questo, nonostante l’opposizione dei familiari, ad ottobre dovrebbero partire, nuovamente, le indagini per scoprire i resti del grande poeta, uno dei tanti desaparecidos della Guerra civile spagnola. Secondo l’ipotesi più autorevole, Garcia Lorca venne trucidato da persone ignote legate alla dittatura franchista. L’autore venne fatto fuori perché ritenuto “massone” e “socialista” dal regime, nonché omosessuale. Recentemente, un magistrato argentino ha voluto riaprire il caso Garcia Lorca perché secondo lui l’uccisione del poeta andaluso rappresenta un crimine contro l’umanità.
Uccisione di Federico Garcia Lorca: un crimine contro l’umanità
Maria Romilda Servini, il giudice argentino, ha riaperto il caso su istanza dell’Associazione per il Recupero della Memoria Storica, secondo cui l’omicidio di Federico Garcia Lorca costituisce un crimine contro l’umanità. Il presidente dell’Associazione ha corredato la denuncia con documenti importanti relativi all’arresto e alla fucilazione di Garcia Lorca.
Proprio in virtù della riapertura del caso Garcia Lorca, è probabile che tra qualche mese continueranno gli accertamenti per scoprire i resti dell’intellettuale che, finora, non sono mai stati trovati. Sarà necessario, però, un finanziamento per continuare le ricerche.
Il poeta di Fuente Vaqueros appoggiava la Spagna repubblicana e per questo dava fastidio al nazionalismo franchista, ostile alla poesia e alla cultura. Federico era intelligente ed eclettico. Scriveva in modo superlativo ma amava anche il teatro. Il poeta era diventato famoso già in vita non solo grazie alle sue poesie ma anche alla compagnia teatrale che dirigeva.
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