Fedez lascia Siae per Soundreef: largo alla meritocrazia
Da Redazione
Aprile 30, 2016
Fedez ha dimostrato di avere coraggio e di non temere nessuno, neanche la Siae, che ieri ha lasciato per la Soundreef, azienda di collecting indipendente autorizzata in Inghilterra
Ieri, 29 aprile 2016, il rapper milanese ha annunciato il suo approdo a Soundreef e l’addio alla Siae:
“Ho scelto di affidarmi a loro perché voglio sostenere chi fa della trasparenza e della meritocrazia un valore fondante. Non voglio demonizzare la Siae ma ci sono problematiche difficili da superare e Soundreef è un’alternativa fresca”.
Il M5S ha salutato favorevolmente la scelta di Fedez, rendendo noto che presto verrà presentata una proposta di legge per “rompere il monopolio Siae”. Fedez cambia e si affida a chi, secondo lui, fa della meritocrazia un valore fondante. La Siae ha subito chiosato la decisione dell’artista milanese:
“Abbiamo saputo e preso atto della scelta di Fedez e certamente ci dispiace di perdere uno dei nostri 80.000 associati. Continuiamo a stimare ed apprezzare Fedez come autore e come artista e tuttavia riteniamo che talune sue dichiarazioni siano frutto di una non corretta informazione”.
La Soundreef è una start-up che che opera nel campo del copyright musicale ed è l’esatto opposto della Siae. Niente nepotismo e tanta meritocrazia e trasparenza. Ieri, alla Santeria Social Club di Milano, Fedez ha annunciato il suo addio alla Siae per Soundreef, sottolineando che si sta “giocando il culo insieme a loro”. Una decisione che era nell’aria quella di Fedez, che ha sempre contestato il sistema corrotto, fatto di figli e figliastri, che non dà spazio a chi vale veramente. Adesso il rapper milanese alza la voce perché sa che può farlo, forte dei suoi incassi e dei suoi tanti fan che lo sostengono, che supportano le sue battaglie sociali. Ieri l’artista ha riservato parole dure per la Siae, senza tener conto delle conseguenze. Mai in fondo lui non teme nessuno. Riferendosi alla Società italiana autori ed editori, Fedez ha dichiarato:
“Siae, che non ha scopo di lucro, ha in investito in immobili per 200 milioni di euro, e mi chiedo se tutti gli associati ne siano a conoscenza e che tipo di utilizzo possano farne.Perché io sto cercando casa, e vorrei magari abitare in uno degli immobili Siae”.
Tra le ragioni che hanno spinto Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, ad abbandonare la Siae per Soundreef ci sono tempi lunghissimi per i pagamenti, assenza di meritocrazia e scarsa trasparenza. Soundreef, per Fedez, è una realtà molto più fresca e vivace rispetto alla Siae, struttura invece ‘ingessata’ e conformista. Il governo inglese ha riconosciuto Soundreef proprio quest’anno come azienda in grado di raccogliere i diritti d’autore. Il fondatore della start-up, Davide D’Atri, ha affermato:
“Le rendicontazioni e i pagamenti devono essere veloci, velocissimi. Non esiste che i pagamenti arrivino all’avente diritto dopo 18 o 24 mesi… In pochi avrebbero scommesso su di noi ma una delle nostre più grandi soddisfazioni è poter oggi introdurre un innovatore e un talento artistico come Fedez”.
Adesso Fedez spera che la sua decisione possa riaprire il discorso in materia, magari sollecitando il Governo ad agire per introdurre la liberalizzazione nel settore e favorire il tramonto del monopolio Siae.
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