Ghiacciaio Artico mai così ridotto: pericolo per il pianeta

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Giornata mondiale degli Oceani 2016

Cosa accade nell’Artico non resta confinato nell’Artico, quindi non bisogna essere egoisti perché quello che succede nella zona più a Nord ha riflessi su tutto il pianeta. Lo ha ribadito Greenpeace in occasione della  Giornata mondiale degli Oceani. A quanto pare non c’è nessuna zona della Terra che si sta scaldando quando l’Artico. Ciò, inevitabilmente, comporta una recrudescenza del riscaldamento globale. Non dobbiamo lamentarci, dunque, quando vediamo cambiare il clima. E’ solo colpa nostra.

What happens in the Artic doesn’t stay in the Artic

Greenpeace ha sottolineato le pessime condizioni dell’Artico nel rapporto intitolato, non a caso, “What happens in the Artic doesn’t stay in the Artic”, che significa “Quello che accade nell’Artico non sta solo nell’Artico”. La mutazione di tale splendida area del pianeta produce effetti negati sulla vita di tutti noi. Il riscaldamento globale è uno dei peggiori effetti del cambiamento dell’ecosistema dell’Artico. Dal dossier diffuso dalla celebre associazione ambientalista si evince che, se l’Artico muta sono guai per tutto il mondo: è stato constatato, ad esempio, che la diminuzione dei ghiacci artici comporta un incremento della temperatura superficiale del Mar Mediterraneo.

Un oceano sano è fondamentale per preservare la vita sulla Terra

Il riscaldamento globale non fa altro che comportare la progressiva diminuzione dei ghiacciai artici: ciò innesca una reazione a catena altamente deleteria. Se cala infatti la superficie ghiacciata, c’è meno spazio per far riflettere la luce del sole e l’acqua dei mari diventa più calda; di conseguenza, il continuo aumento della temperatura delle acque favorisce lo scioglimento dei ghiacciai. Insomma, sembra che si è entrati in una spirale da cui è impossibile uscire. Greenpeace ha chiesto più volte di istituire un Santuario Artico al Polo Nord, ovvero un’area dove sia vietato a chiunque di estrarre risorse naturali. Sì perché la riduzione dei ghiacciai agevola l’attività estrattiva e i colossi che operano in tale settore vedono tale fenomeno come una grande occasione per fare business. Un guadagno sulle spalle dell’umanità e del pianeta. Greenpeace ha già lanciato una petizione internazionale sul divieto di sfruttamento dell’Artico, firmata già da oltre 8 milioni di persone. Dobbiamo capire che lo spregiudicato sfruttamento di tale zona significa danneggiare il mondo e noi stessi. Il segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, ha dichiarato recentemente:

“Un oceano sano è fondamentale per preservare la vita sulla Terra. Gli oceani regolano il clima e forniscono un’ampia gamma di servizi come risorse naturali, cibo nutriente e posti di lavoro di cui beneficiano miliardi di persone”.

Bisogna rispettare gli oceani perché solo così potremo avere un mondo più sano. No ad ogni forma di sfruttamento selvaggio di zone fondamentali del pianeta come l’Artico. Bisogna garantire alle future generazioni un mondo migliore di quello d’oggi, non peggiore. Lo scioglimento graduale dei ghiacciai non fa altro che accelerare i terribili effetti del riscaldamento globale. Ricordiamo che nell’Artico vivono animali e vegetali unici, non rinvenibili in altre aree del pianeta. Ebbene, molte specie, oggi, sono in pericolo. Nell’ultimo trentennio, l’Artico ha perso circa tre quarti del volume dei suoi ghiacci. Molti scienziati ritengono che entro il 2020 non ci sarà più ghiaccio in tale zona. Una prospettiva terribile che deve far riflettere l’uomo ed indurlo ad assumere comportamenti responsabili.

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