Uno degli obiettivi dei big dell’hi-tech è di insegnare l’informatica a tutti, sin dalla tenera età. Uno dei più fervidi paladini dell’idea che l’informatica va inculcata ai bimbi è Apple. Ecco perché, giorni fa, è stato organizzato presso l’Apple Store del centro commerciale ‘Porta di Roma’ l’evento Hour of Code.
Gli esperti si sono messi a disposizione dei piccoli, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, facendoli giocare con apparecchi e dispositivi mobili ma, allo stesso tempo, hanno fatto scoprire loro cosa c’è dietro un videogame. Insomma, i tutor hanno impartito ai piccoli cenni di programmazione.
La campagna Hour of Code è stata promossa due anni fa e si svolge ciclicamente negli Apple Store italiani.
Molti bimbi, dunque, hanno iniziato ad acquistare padronanza con i dispositivi elettronici mediante il gioco. I piccoli si sono divertiti ed hanno imparato molte cose nel campo dell’hi-tech e dell’informatica. Compiaciuti anche i genitori, coscienti che i loro figli, nel mondo odierno, non possono fare a meno della tecnologia.
“Credo che questa sia un’iniziativa positiva, perché i bambini credono di giocare ma in realtà stanno imparando ad usare consapevolmente la tecnologia. Tramite queste giornate instilliamo il seme della curiosità ma con buonsenso. Non è facile tenerli a bada, perché tablet e telefonini possono diventare una droga se non vengono dosati. L’importante è seguirli”, ha affermato Gaetano, papà di due bimbi di 6 e 8 anni che si sono divertiti moltissimo durante l’Hour of Code.
La maggior parte dei genitori approva questi eventi perché consentono ai bimbi di imparare molto, nell’ambito dell’informatica e della programmazione, giocando.
La mamma di Giorgia, una bimba di 8 anni, approva al 100% iniziative come quelle organizzate negli Apple Store:
“Sono favorevole alla tecnologia utilizzata in modo intelligente, non per tenere i nostri figli occupati ma per aprire loro un mondo che è quello del futuro, e credo che debba essere applicato anche al mondo dell’insegnamento”.
Lo stesso Tim Cook, CEO Apple, si presentò inaspettatamente nell’Apple Store di New York, durante il debutto dell’Hour of Code, e dichiarò:
“La programmazione informatica deve diventare un corso obbligatorio nelle scuole, al pari di studi sociali, inglese e matematica…”.
