In Rai si Fuma Troppo: Cassazione Condanna Azienda Viale Mazzini
Da Redazione
Marzo 04, 2016
Le circolari anti fumo non sono sufficienti. Occorre farle rispettare. Ecco perché la Cassazione ha condannato la Rai a risarcire un’ex dipendente
La Suprema Corte ha stabilito che la Rai dovrà versare a una giornalista e conduttrice del Tg3, oggi in pensione, 32.000 euro, oltre agli interessi per danni biologici e morali dovuti al fumo passivo. Per la Cassazione non basta adottare circolari anti fumo, ma bisogna prevedere sanzioni pesanti per coloro che si accendono ‘bionde’ nei luoghi di lavoro. La Rai, infatti, sosteneva di aver adottato disposizioni contro il fumo. A quanto pare, però, non sono valse a nulla. Gli ‘ermellini’, confermando la decisione presa dalla Corte d’Appello di Roma, ha statuito che le disposizioni anti fumo della Rai erano costantemente violate in quanto l’azienda di viale Mazzini non reprimeva i fumatori incalliti ma tendeva solamente a ammonirli.
La Rai, secondo la Cassazione, non è stata in grado neanche di portare in giudizio un documento attestante la sanzione inflitta a uno o più dipendenti che fumavano nei luoghi di lavoro. Troppo permissivismo, dunque, in Rai riguardo al tabagismo. Nella sentenza della Cassazione si legge:
“In pratica quella della Rai è stata una manchevole condotta per la quale è stata riconosciuta la responsabilità di natura contrattuale dell’emittente pubblica, nei confronti della giornalista, per non aver posto in essere misure idonee a prevenire la nocività dell’ambiente lavorativo derivante dal fumo”.
I giudici della Suprema Corte hanno poi sottolineato che dagli accertamenti è emerso che sono state le condizioni di lavoro a favorire l’insorgenza della patologia e quindi a legittimare la sua richiesta di risarcimento. Niente da fare per gli avvocati Claudio e Renato Scognamiglio, che difendevano la Rai, visto che il loro controricorso è stato rigettato. I legali dell’azienda di viale Mazzini sostenevano che la Rai non è assolutamente responsabile per i danni da fumo passivo. Ricordiamo che accendersi una sigaretta in un luogo dove vi sono altre persone è un gesto, oltre che incivile, deleterio. E’ ormai appurato, infatti , che il fumo passivo aumenta il rischio di numerose patologie come il cancro ai polmoni. Mai fumare tra la gente!
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