Nuove scoperte su Adriano
La pietra con incisa l’iscrizione dedicata ad Adriano è stata scoperta lo scorso anno dall’ Israel Antiquities Authority (IAA), durante l’esecuzione di alcuni saggi di scavo in diverse aree a nord della Porta di Damasco. La pietra calcarea era stata riutilizzata per la costruzione di una cisterna.
L’iscrizione di Adriano
L’iscrizione è in llingua latina, su sei righe, tradotta da Avner Ecker e Hannah Cotton della Hebrew University di Gerusalemme, recita così:
“Per l’imperatore Cesare Traiano Adriano Augusto, figlio del Divo Traiano Partico, nipote del Divo Nerva, sommo sacerdote, investito del potere tribunizio per la 14esima volta, console per la terza volta, padre della patria (dedicato da) la 10 legione Fretensis -. Antoniniana ”
Secondo Ecker e Cotton, “Questa iscrizione è stata dedicata dal Legio X Fretensis all’imperatore Adriano nell’anno 129-130 d.C.”
Un numero molto limitato di iscrizioni latine ufficiali sono state scoperte dagli scavi archeologi in tutto Israele, e quest’ultima rappresenta una dato fondamentale per lo studio del periodo storico preso in esame – ovvero quello della rivolta di Bar Kokhba e la fondazione di Aelia Capitolina – e la presenza della Decima Legione a Gerusalemme, e forse può darci anche indicazioni interessanti per localizzare il campo militare della legione in città.
Gli eventi della rivolta di Bar Kokhba sono datati al regno dell’imperatore Adriano. Egli è ricordato nella storia ebraica per editti circa le persecuzioni e le conversioni forzate di ebrei, che le fonti di riferimento citano come i “decreti adrianei. La storia della rivolta di Bar Kokhba è noto tramite gli scritti dello storico romano contemporaneo Cassio Dione, che cita anche la visita di Adriano a Gerusalemme nell’anno 129/130 d.C., nell’ambito dei viaggi dell’imperatore nella parte orientale impero. Questi viaggi sono documentati anche sulle monete emesse in onore della occasione e in particolare iscrizioni incise prima del suo arrivo in diverse città.
La storia di Gerusalemme in seguito alla distruzione del Secondo Tempio (70 d.C.), sotto l’imperatore Tito, e prima della rivolta di Bar Kokhba (132-136 d.C.) è ancora poco chiara, di conseguenza la scoperta di questa iscrizione ci aiuta a comprendere questi eventi per lo più sconosciuti.
