Magna Carta: cenni storici e curiosità

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Fonte foto: web

Magna Carta, documento definito anche più precisamente Magna Carta Libertatum è un documento scritto completamente in latino risalente a circa 800 anni fa, ovvero 8 secoli, questo documento sanciva una serie di limitazioni al potere del re inglese;  la data precisa a cui fa riferimento l’evento storico è il 15 giugno del 1215,  quando un gruppo di ricchi baroni del Regno di Inghilterra costrinse re Giovanni a concedere dei privilegi alla casta nobiliare.

Magna carta un mito lungo otto secoli

Dal momento in cui il re  pose la sua firma sulla Magna Carta era deciso ufficialmente che non avrebbe più potuto imprigionare gli aristocratici e i nobili senza prima costituire un vero e proprio processo, con una giuria composta da loro pari. Da quando fu creata la Magna Carta, nel corso del tempo è diventata un mito, ed è stata la base per la costituzione, anzi fu l’elemento determinante del moderno stato di diritto, e del concetto intrinseco di democrazia.

Le rievocazioni storiche e le copie cartacee

E’ stata di recente festeggiata la ricorrenza dell’anniversario della creazione di questo documento nel Regno Unito;  caratterizzata da rievocazioni storiche e dall’esposizione di copie del documento,  copie realizzate con grande  pregio e maestria. Per rendere a tutto tondo la celebrazione è stato anche aperto su Twitter un account dedicato all’antico documento.

Limiti al potere del Re

Ma a cosa erano riferite le specifiche limitazioni redatte sul documento all’epoca? In pratica si trattava di norme che tutelavano i baroni dall’invasivo potere del re. Queste norme costituivano solo una minima parte delle dichiarazioni apposte in latino sulla Magna Carta.  difatti furono inseriti anche molti accenni ai diritti feudali e dettagli riguardanti le legislazioni medievali.

Questo documento però non ha avuto una vita facile, infatti la sua storia dal 1200 in avanti è costellata di annullamenti, riscoperte, aggiunte, cancellazioni, e tribolazioni di vario tipo, come ad esempio la modifica apportata poche settimane dopo l’approvazione dello stesso documento da parte di re Giovanni.  Il sovrano scrisse una lettera al Papa chiedendo, anzi supplicandolo di annullare il documento poiché gli era stato estorto con violente minacce.

L’appoggio del Papa e le sommosse seguenti

Pare che il Papa  accontentò re Giovanni ma la sua benevolenza verso il sovrano scatenò il malcontento dei Baroni;  da qui scoppiò una guerra civile, il re morì poco dopo la fine di questa guerra per problemi di salute, e il successore di re Giovanni, che intendeva vivere più pacificamente del suo predecessore dichiarò nuovamente la Magna Carta valida. 

Al  seguire di questi eventi il documento per un certo periodo di tempo cade nell’oblio, per tornare a far parlare di sé intorno al 600 con l’ascesa al potere della casata degli Stewart che pur rispolverando il documento, lo fecero passare in secondo piano, per sostenere il progetto di regnare a nome e per volere di Dio. La rivoluzione inglese che scoppiò proprio in quegli anni e terminò con la decapitazione del re e riportò la Magna Carta in primo piano;  venne ristabilito il suo potere e la validità delle norme in essa scritte e firmate.

La ribellione americana

Dopo questi tumulti si riaffaccia per la Magna Carta un nuovo periodo di oblio, per ritornare poi ancora agli onori delle lotte per mano dei coloni americani che decisero di ribellarsi alla monarchia inglese appellandosi di nuovo come già era stato fatto il passato all’antico documento;  e consacrandola anche in America come mito e prezioso documento storico. In pratica possiamo dire che questo documento fu creato per difendere i diritti dei nobili che venivano fortemente tassati dal re in quanto persone facoltose.

Ma a un certo punto gli aristocratici si ribellarono, protestarono vivacemente contro la decisione del sovrano di pretendere altre gabelle, ritrattando il patto di fedeltà fatto a re Giovanni,  che fu costretto per poter conservare il trono a concedere una serie per così dire di agevolazioni, messe per iscritto sulla Magna Carta Libertatum;  che confermava e convalidava ufficialmente i privilegi dei feudatari e del clero; rinunciando ad avere una parte del potere su di loro come re.

 Le copie autenticate

Sulle nuove normative stabilite sul documento, furono messi a vigilare per l’integrità del documento stesso, e per il mantenimento della parola presa, da parte del re, una commissione di 25 Baroni, oltre ad alcune figure ecclesiastiche.  Parlando della Magna Carta in termini fisici, sappiamo che fu riprodotta in molte copie, alcune risalenti proprio all’anno di creazione della medesima, circa tredici,  cioè nel 1215.

Alcune di queste copie sono riuscite ad arrivare fino a noi;  tutti i documenti così come l’originale furono scritti in latino a mano utilizzando penne d’oca su pergamena;  ed erano convalidate dal sigillo reale che ne certificava l’autenticità;  a differenza però della prima Magna Carta: infatti sull’originale non furono mai poste firme e nemmeno sigilli; mentre la numerazione fu introdotta soltanto nel 1700 nelle copie riprodotte all’epoca.

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