Massimo Giletti torna con ‘Non è L’Arena’: amarezza per l’addio alla Rai

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'Non è L'Arena': nuovo programma di Giletti in onda domenica prossima

'Non è L'Arena': nuovo programma di Giletti in onda domenica prossimaDopo tanti anni in Rai, Massimo Giletti riparte da La 7. E’ finita male la lunga storia tra il conduttore piemontese e la tv di Stato. Nessuno saprà mai il motivo per cui la Rai ha voluto allontanare Giletti. Se ne sono dette tante, c’è chi ha tirato in ballo anche la politica. 27 anni in Rai non si dimenticano. Era giovane Massimo quando firmò il primo contratto a termine con la Rai. Il 55enne torinese però si è trovato in una condizione intollerabile. Il rispetto prima di tutto. C’è stato qualche malinteso con il dg Orfeo, o forse qualcosa in più. Fatto sta che ora l’ex conduttore de ‘L’Arena’ si appresta ad iniziare una nuova avventura a La 7. Giletti defenestrato dalla tv pubblica come la Gabanelli, anche lei violata nella rispettabilità.

‘Non è L’Arena’ inizierà domenica

Massimo Giletti ha rilasciato tante interviste nelle ultime ore, quasi tutte incentrate sul suo nuovo programma su La 7, ‘Non è L’Arena’, che partirà domenica prossima alle 20.30. Una bella scommessa che l’ex presentatore Rai spera di vincere.

Si dice che a caldeggiare l’allontanamento dalla Rai di Giletti sia stato il celebre collega Fabio Fazio. Chi lo sa? Massimo crede che il collega savonese non sia arrivato a tanto.

Nel corso di una recente intervista a La Stampa, Giletti ha dichiarato riguardo al suo passato e al presente: ‘La domenica era il mio giorno, con L’Arena portavamo a casa 4 milioni fissi di telespettatori con uno share del 21% e una pubblicità che mi ripagava completamente. Ora, sono una barchetta contro una corazzata, per mezzi e risorse di ogni genere. Ma io ho sempre creduto che le idee premino sul budget’.

Manager non adeguato? Politica? Personaggio scomodo? Temi ostici e spinosi? Perché la Rai ha voluto disfarsi di Massimo Giletti? Non andava più bene al Pd?

‘Mi segue un pubblico trasversale che non ha ancora deciso chi votare. Potrei spostare voti con le mie inchieste. E questo preoccupa’, ha detto Giletti, che ora pensa alla nuova trasmissione, che condurrà senza vincoli di qualsiasi genere.

‘Molti hanno ricevuto pressioni per disertare i miei studi’, ha aggiunto il presentatore torinese, fiero di iniziare un nuovo percorso professionale.

Il flop di Domenica In targato Parodi

Ora che lavora per un’altra emittente televisiva, Massimo Giletti può permettersi di dire perché, secondo lui, la nuova edizione di Domenica In (targata sorelle Parodi) non sta ottenendo molti ascolti: ‘Non sono tanto le Parodi, il problema è quando scegli di fare polpette al posto dell’informazione. Allora vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. È la tristezza della frittella a colpirmi. Sono cresciuto in una Rai pluralista che non aveva paura di parlare di argomenti scomodi. Un procuratore della Repubblica mi disse che la mafia abita anche ai piani alti dei palazzi del potere…’.

Qual è l’obiettivo attuale di Giletti? Portarsi a casa uno share superiore all’1,7% e sentir dire che la sua trasmissione è ‘forte’, come era forte ‘L’Arena’, programma che faceva boom di ascolti ma che, probabilmente, era scomodo e dava fastidio a più di una persona. Nonostante l’amarezza per aver lasciato un pezzo della sua vita, oggi Massimo Giletti è felice perla nuova esperienza professionale. In bocca al lupo!

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