Il mistero della bambola posseduta Okiku

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Okiku-bambola-posseduta

Okiku-bambola-possedutaLa storia della bambola giapponese Okiku ha spesso calamitato l’attenzione degli amanti dell’occulto e del soprannaturale perché è veramente singolare. Si dice che la bambola sia posseduta dallo spirito  di una bambina che ebbe un destino non certo favorevole. Per capire meglio di cosa stiamo parlando è meglio raccontare la storia dall’inizio. La bambola Okiku venne acquistata a Sapporo, nel 1918, dal 17enne Eikichi Suzuki. Il ragazzo venne colpito da quella bambola, pensando che la sorellina sarebbe stata contenta di averla. La sorella si chiamava proprio Okiku. Eikichi aveva avuto ragione. La bambola diventò una vera e propria amica inseparabile della sorellina. Okiku giocava giorno e notte con la bambola regalatale dal fratello.

La morte di Okiku

Okiku si ammalò di polmonite. I medici non riuscirono a curarla e nel 1919 morì. Il fratello, il padre e la madre della bimba pensarono di inserire la bambola nella tomba ma in occasione dell’organizzazione funebre se ne dimenticarono. Per rimediare alla disattenzione, i tre pensarono di mettere la bambola sull’altare realizzato per Okiku. Ciò, per loro, avrebbe reso più semplice l’allontanamento della piccola dalla vita terrena. Da quel momento in poi, però, quel piccolo pupazzo iniziò a manifestare segnali misteriosi e agghiaccianti.

I capelli della bambola

Dopo qualche giorno dalla morte di Okiku, alla bambola iniziò a crescere una folta chioma. I genitori e il fratello della bimba morta, increduli, fecero esaminare la bambola. Gli esperti avevano detto che quelli che stavano crescendo erano veri capelli. Per i genitori di Okiku quello era indubbiamente un evento ultraterreno.

I capelli della bambola sono stati sempre tagliati perché non hanno mai smesso di crescere, dopo la morte di Okiku. Il fratello, il padre e la madre di Okiku ritengono che l’anima della bimba sia finita nella bambola. Nel 1938 il fratello di Okiko dovette lasciare casa per svolgere il servizio militare e consegnò la bambola della sorellina a un monaco di un tempio ad Hokkaido, il Mannenji. Terminato il servizio militare, il fratello di Okiku si recò subito nel tempio, costatando che i capelli della bambola non avevano mai smesso di crescere. Eikichi pensò così di lasciare quel balocco nel tempio di Hokkaido.

Per molto tempo la bambola Okiku è stata esposta al pubblico. Ora non più. Ancora adesso, ogni mese, è previsto il taglio dei capelli perché altrimenti crescerebbero smisuratamente. Il motivo per cui crescono resta un mistero. Secondo gli scintoisti, ogni bambola ha un’anima che viene conferita dal creatore.

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