Nutrizione e benessere, come sono cambiate le abitudini degli Italiani

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Lo scoppio della pandemia ha cambiato molte cose, una tra tutte sono le abitudini degli Italiani, specialmente in ambito di benessere, salute e nutrizione.

Quando si parla di cibo, nell’immaginario degli italiani si fa riferimento ad un momento di convivialità, allegria e condivisione, tutti valori che rendono l’esperienza del pasto piacevole.

Negli ultimi due anni questi valori sono rimasti importanti, ma si è anche fatto spazio a nuove abitudini come il cibo a chilometro zero, maggiore attenzione alla forma fisica e maggiore considerazione di figure come quella del nutrizionista.

Gli effetti della pandemia sull’alimentazione e l’attività fisica

Il fatto di essersi trovati a non poter uscire di casa da un momento all’altro ha certamente scombussolato gli equilibri di tutti, facendo sì che ciò che prima era considerato scontato diventasse invece impossibile da fare.

Persino il semplice andare a fare la spesa o andare in palestra hanno iniziato ad avere i propri contro e a stare stretti agli italiani ormai desiderosi di un cambiamento.

Per questo motivo alcune abitudini hanno subito un cambio di rotta ed hanno reso le persone più consapevoli ed intenzionate a prendersi maggiore cura del proprio benessere e di loro stessi in generale. Vediamo più approfonditamente cosa è cambiato nelle abitudini degli italiani.

Cibo a chilometri 0

Acquistare i prodotti che finiscono sulla nostra tavola direttamente dal produttore è diventata una cosa molto apprezzata negli ultimi anni. Il motivo principale per cui è successo è il desiderio di essere più consapevoli di ciò che si mangia, facendo attenzione alla stagionalità dei cibi e alla sostenibilità della loro produzione.

Infatti, vedere con i propri occhi le realtà delle aziende agricole e delle fattorie che ogni giorno si impegnano nella produzione di prodotti sani e naturali rende l’esperienza d’acquisto molto più semplice ed informata.

Inoltre, acquistare prodotti a chilometro 0 rappresenta una scelta ecosostenibile, che premia l’impegno della comunità locale lasciando da parte le imposizioni delle multinazionali o grandi catene di distribuzione che spesso vengono accettate passivamente.

Il ruolo del nutrizionista

Sempre in termini di alimentazione, se negli anni precedenti farsi aiutare da un nutrizionista per gestire al meglio i propri pasti era considerato una perdita di tempo, oggi, al contrario, è visto come un modo efficace per riuscire a gestire le proprie abitudini alimentari nel modo più equilibrato possibile. Seguire una dieta pensata su misura per noi stessi da un professionista è un punto di partenza importantissimo che permette di vivere una vita più sana. Infatti, l’Osservatorio Sanità di UniSalute ha rilevato, in uno studio in collaborazione con Nomisma, che il 37% degli italiani considera il controllo dell’alimentazione come un modo per restare in salute, che il 79% collega ad un’alimentazione sana la possibilità di prevenire problematiche di peso e infine che il 77% lo considera un modo per evitare valori del sangue sballati.

Il consumo degli integratori

Il mercato degli integratori in Italia ha registrato negli ultimi anni una crescita importante. Secondo il report Mediobanca, infatti, nel 2020 il lancio di nuovi prodotti ha registrato un aumento delle vendite del 3,7% ed il valore di mercato della nutraceutica e del novel food, di cui gli integratori rappresentano la fetta più grande, ammontava a poco meno di 5 miliardi di euro.

In termini di distribuzione, stando a quanto raccontatoci da uno dei più grandi produttori di integratori in Italia,  sono le farmacie ad aver visto la crescita di vendite più significativa e questo è dato dal fatto che una delle principali preoccupazioni degli Italiani nel post pandemia è il benessere fisico, di cui le farmacie, nell’immaginario comune, sono promotrici.

Nello specifico, il segmento più venduto è quello degli integratori vitaminici e minerali, subito dopo ci sono i probiotici, gli integratori per l’apparato digerente, per il sistema immunitario e infine anche quelli per il sonno.

Gli integratori per la perdita di peso, invece, stanno subendo una forte contrazione, sicuramente causata dalla disillusione delle persone che preferiscono, come già detto, consultare un professionista piuttosto che affidarsi a delle pastiglie.

Il boom delle app di fitness

Nel pieno della pandemia e del lockdown tenersi attivi è stata una vera e propria sfida con se stessi, per questo motivo ha iniziato a diffondersi l’abitudine di allenarsi in casa.

Tra personal trainer pronti ad offrire allenamenti in diretta sui social e palestre con i loro canali YouTube ed App personalizzate, fortunatamente non è stato difficile trovare un modo per non perdere l’abitudine di tenersi in forma.

Quello che non ci si aspettava, però, è che il trend dell’allenamento casalingo continuasse anche una volta terminata l’emergenza sanitaria, cosa che invece si è verificata e continua ad andare forte.

Insomma, nonostante la pandemia abbia messo in pausa le vite di tutti per un periodo, ha anche generato dei cambiamenti che hanno migliorato e continueranno a migliorare le abitudini delle persone, muovendosi sempre di più verso uno stile di vita più sano ed equilibrato.

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