Fa riflettere quanto emerge dal Oxfam “Grandi diseguaglianze”. L’1% della popolazione mondiale, a quanto pare, ha visto accrescere la sua ricchezza dal 44% al 48% nell’arco di 5 anni, dal 2009 al 2014. Con un ritmo del genere, a breve verrà superata la soglia del 50%.
Insomma, l’1% della popolazione mondiale rischia di possedere una ricchezza superiore a quelle detenuta dal 99%. Come si può restare inerti dinanzi a tale verità? Il rapporto evidenzia che “l’esplosione della disuguaglianza frena la lotta alla povertà in un mondo dove oltre un miliardo di persone vive con meno di 1,25 dollari al giorno, e 1 su 9 non ha nemmeno abbastanza da mangiare”.
L’anno scorso, i fortunati soggetti rientranti nel suddetto 1% detenevano mediamente 2,4 milioni di dollari a testa. Oxfam aveva sottolineato, un anno fa, che gli 85 plutocrati della Terra possedevano la ricchezza della metà della popolazione più indigente (3,5 miliardi di persone). Dal 2010 ad oggi è calato il numero dei ‘paperon de’ paperoni’ ma è aumentata la ricchezza posseduta da ogni magnate.
“Vogliamo davvero vivere in un mondo dove l’1% possiede più di tutti noi messi insieme? La portata della disuguaglianza è semplicemente sconcertante e il divario tra i ricchissimi e il resto della popolazione mondiale rimane un totem. Negli ultimi 12 mesi i leader mondiali, dal Presidente Obama a Christine Lagarde, hanno più volte ribadito quanto necessario e importante sia affrontare il tema della grande disuguaglianza. Ma ancora poco è stato fatto in termini concreti”, ha dichiarato Winnie Byanyima, direttrice esecutivo Oxfam.
