Paolo Sorrentino, italiani indignati per esclusione a Cannes: “Un po’ di sano patriottismo”

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Festival di Cannes amaro per l’Italia. Quest’anno nessun regista del Belpaese ha ottenuto un riconoscimento, sebbene Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino abbiano presentato buoni ‘prodotti’.

La giuria dell’edizione 2015 del Festival di Cannes, presieduta dai fratelli Coen, ha voluto che il vincitore della Palma d’Oro fosse proprio un francese. Ecco allora il trionfo di Jacques Audiard che ha concorso col film “Dheepan”. I tre cineasti italiani, invece, sono rimasti a bocca asciutta, ad eccezione di Nanni Moretti, che ha incassato il premio della giuria ecumenica per “Mia madre”.

Hou Hsiao-hsien ha ottenuto il premio come Miglior regista per “The Assassin”. Il premio come Miglior attore l’ha vinto Vincent Lindon per la sua straordinaria interpretazione in “The Measuere of Man”.

Paolo Sorrentino, dunque, non ha bissato il successo ottenuto l’anno scorso con “La Grande Bellezza”. “Youth” non è riuscito ad emozionare la giuria così tanto. Il cineasta ha detto che farà ancora altri film; poi, appenderà la macchina da presa al chiodo. Nel corso di un’intervista a StaiSerena, su Rai Radio 2, Sorrentino ha detto che l’indignazione degli italiani per la sua esclusione, a Cannes, rappresenta “un po’ di sano patriottismo all’improvviso”.

Soffermandosi sul lavoro di regista, Paolo ha detto: “E’ un lavoro molto logorante, io avrei intenzione di farne altri quattro, ce li ho in testa tutti e quattro… il quarto mi è venuto in mente qualche giorno fa, prima erano tre”.

Molti hanno affermato che “Youth” è una pellicola di un regista più vecchio. Sorrentino ha asserito in merito: “Youth è un film di uno che tiene a cuore i temi del desiderio e del futuro, temi che riguardano anche i ventenni“. Ora il cineasta si metterà nuovamente dietro la macchina da presa per “The Young Pope”, emozionante fiction sul Papa intepretata da Jude Law e Silvio Orlando.

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